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mercoledì 27 giugno 2012

MA SE UCCIDO MOSCHE ZANZARE E FORMICHE PROVANO DOLORE?



 Il dolore e' un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutuale reale o potenziale. ( IASP )
 Il dolore è più che la stimolazione dei nervi.  Il dolore è un'esperienza soggettiva ed emozionale.  La nostra risposta a stimoli spiacevoli è influenzato dalle nostre percezioni ed esperienze passate.
 Il sistema nervoso degli insetti e' molto diversa da quella di animali di ordine superiore.  Gli insetti non hanno le strutture neurologiche che traducono uno stimolo negativo in un'esperienza emotiva.  Noi abbiamo recettori del dolore ( nocirecettori ) che inviano i segnali attraverso il nostro midollo spinale  al cervello.  All'interno del cervello, il talamo dirige questi segnali di dolore in aree diverse di interpretazione.  Il sistema limbico controlla la nostra risposta emotiva al dolore, facendoci piangere o reagire con rabbia.  Gli insetti non hanno queste strutture, suggerendo che non elaborano stimoli fisici emotivamente.
 Impariamo anche dal nostro dolore, e cambiare il nostro comportamento per evitarlo.  Se ci bruciamo la mano toccando una superficie calda, si associa l'esperienza di dolore per evitare di commettere lo stesso errore in futuro.Il comportamento degli insetti, al contrario, è in gran parte una funzione della genetica.  Gli insetti sono pre-programmati per comportarsi in determinati modi.  La vita dell'insetto è breve, quindi i benefici di un apprendimento individuale da esperienze di dolore sono ridotti al minimo.
 Forse la prova più chiara che gli insetti non sentono dolore si trova nelle osservazioni comportamentali.  Come risposndono gli insetti  al danno?  Un insetto con un piede danneggiato non zoppica.  Insetti con addomi schiacciati continuano a nutrirsi e accoppiarsi.
 Insetti e altri invertebrati non provano dolore come noi. Ciò non significa, tuttavia, che gli insetti, ragni e altri artropodi sono organismi viventi che non meritano un trattamento umano.

2 commenti:

Unknown ha detto...

nice

anonimo ha detto...

non sono d’accordo con ciò che ho appena letto. Credo che per esprimere tali affermazioni vadano fatte delle ricerche e osservazioni degli animali di cui si parla. Non solamente guardando come una mosca reagisca quando è infortunata. Credo che ciò di cui si parla qui è istinto di sopravvivenza, presente in qualsiasi essere vivente. La frase finale mi disgusta per certi versi. Qualsiasi essere vivente merita di esser trattato con amore e umanità ( termine che ormai ha perso di significato, purtroppo )