TRADUCI NELLA TUA LINGUA

benvenuti a tutti

Qui troverete statistiche e metafore utili nella vita di ogni giorno.
Mai banali o inflazionate.
Se ne conoscete altre inviatemele. Le pubblichero'
Buona lettura

mercoledì 29 febbraio 2012

PER VENDERE CERCATE DI EMOZIONARE!


Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore".
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo". Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: "Oggi è primavera e io non posso vederla".

martedì 28 febbraio 2012

I 10 HOTEL PIÙ STRANI DEL MONDO



Di alberghi lussuosi e ricchi di ogni comodità ne avrete visti a centinaia, ma forse non avete mai visto questi spettacolari edifici, quelli che in questa speciale classifica sono considerati i più strani del mondo. Vedere per credere.

1. L’Atkin’s Architecture Group, autore anche del famosissimo Burj Al Arab di Dubai, nel 2006 ha vinto il premio come migliore design per la realizzazione dell’hotel Songjiang in Cina. L’incredibile hotel si sviluppa all’interno di una cascata naturale in una cavità naturale circondata interamente da un enorme parco e all’interno del quale si trova un suggestivo lago navigato da barche a vela.

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2. Everland hotel, è un hotel molto singolare, nel senso che ha solo una stanza. Al suo interno si trova una letto king-size e pochi altri accessori. Quello che rende questo albergo unico è la sua natura artistica. Oltre ad essere un albergo, l’Everland hotel è anche un’installazione artistica, montata e smontata in vari luoghi strategici in giro per il mondo, dalla Tour Eiffel, a Leipzig, fino al suggestivo lago di Yverdon in Svizzera. I prezzi dell’hotel vanno dai 333 ai 444 euro a notte.

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3. L’hotel de Glace, come potete evincere dal nome è costruito interamente utilizzando neve e ghiaccio, una struttura ricostruita ogni anno dal 2000 ad oggi e che nel 2009 durò dal 4 Gennaio fino al 29 Marzo. per la sua realizzazione sono necessarie 5 settimane di lavoro, 500 tonnellate di ghiaccio e 15000 tonnellata di neve. la struttura che è alta in tutto 5.5 metri è ricoperta con opere d’autore e sculture scavate nel ghiaccio.

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4. Jumbo Hostel, a Stoccolma è un Boeing 747 convertito in hotel, dopo essere stato salvato dalla rottamazione. La struttura può ospitare i suoi ospiti in 25 stanze tutte dotate di televisore piatto, letto a cuccetta e una grandezza per stanza di circa 19 metri quadri. Al piano superiore sono presenti anche una sala meeting e una suite matrimoniale.

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5. Sala Silvergruva è una singola suite ricavata a 155m di profondità nelle storiche miniere di argento di Sala in Svezia. L’albergo si trova in una delle meglio conservate miniere di metalli preziosi al mondo. Una miniera che all’epoca in cui si effettuavano le estrazioni riusciva a ricavare 3 tonnellate di argento all’anno. Durante la sua esistenza, più di 400 tonnellate di argento e 40mila tonnellate di altri materiali sono stati estratti dalle miniere di Sala. Mi raccomando però, se vi svegliate nel bel mezzo della notte e avete bisogno di andare in bagno, assicuratevi di portare con voi una luce o potreste ritrovarvi tra buie e fredde gallerie e artificiali laghi.

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6. Lo De Vrouwe van Stavoren Hotel uno stravagante albergo ricavato dalle enormi botti di vino di un famosa cantina svizzera, trasformate in comode e accoglienti stanzette dotate di letti singoli e trasportate in Olanda. Tali botti venivano utilizzate per fermentare 14.500 litri di vino Beaujolais. Il prezzo per una doppia al De Vrouwe van Stavoren va dai 79 ai 119 euro a notte, nei periodi invernali il prezzo può scendere anche a 18 euro. Insieme alla camera è incluso anche un bagnetto adiacente alla stanza.

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7. V8 Hotel è il luogo ideale per gli appassionati di auto, si trova a Stoccarda, in Germania ed è completamente arredato con oggetti che richiamano il mondo dell’auto. Dal letto a forma di macchina, alla pista sul pavimento. Anche tutti gli accessori hanno forme che ricordano il mondo dell’auto e la reception è allestita come un salone espositivo.

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8. Il Nhow di Berlino è considerato il primo albergo al mondo dedicato al mondo della musica. La sua forma particolare e poco adatta ai claustrofobici lo rende unico nel suo genere. Gli interni affidati a Karim Rashid, sono un misto di innovazione e colori. Sulla sommità dell’albergo è anche presente una pista da pattinaggio interamente colorata di rosa! Quasi tutte le sere al Nhow Hotel sono allietate da musica live o Jam session. Insomma, l’albergo ideale per non annoiarsi mai.

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9. 9h hotel è diventato ormai famoso in tutto il mondo e vanta ormai moltissime imitazioni, soprattutto in Oriente, si tratta dell’hotel che per primo introdusse nel settore alberghiero, la stanza a capsula. Tante piccole stanze, grandi a malapena per ospitare un letto, poste una sopra l’altra e dotate spesso di televisione e altri confort. Molti hanno associato queste capsule a dei loculi, ma chi le ha provate assicura che il confort è massimo. Il nome 9h si riferisce alle ore che ogni cliente deve rispettare 1 ora per farsi la doccia, 7 ore per dormire,  e 1 ora per prepararsi al mattina dopo .

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10 Il Salt Hotel, come potrà suggerirvi il nome è un fatiscente albergo costruito interamente utilizzando il sale. E’ stato inaugurato nel 1993 e si trova in Bolivia. I turisti che lo frequentano incuriositi dalla sua struttura sarebbero tantissimi. L’albergo è 15 stanze ognuna con letti costruiti in sale. Sono presenti anche una cucina e una sala ospiti. Durante la stagione estiva i proprietari dell’albergo sono costretti a rinforzare le mure con nuovi blocchi, mentre agli ospiti è severamente vietato leccare le pareti.

lunedì 27 febbraio 2012

LA GERMANIA CONVIVE IN EUROPA CON GLI STATI TOPOLINI




Un topo guardò nella fessura del muro per vedere il contadino e la moglie aprire un pacco. “Quale cibo potrebbe contenere quel pacco?”

Il topo scoprì che nel pacco c’era una trappola per topi e ne fu devastato.

Tornando nell’aia, il topo volle avvisare tutti gli animali: “C’è una trappola per topi nella casa! C’è una trappola per topi nella casa!”

La gallina iniziò a chiocciare e raspare in terra e disse: “Signor Topo, posso capire che questa sia una grave preoccupazione per lei ma non ha conseguenze su di me. Non me ne importa molto.”

Il topo si voltò verso il maiale e gli disse: “C’è una trappola per topi in casa!”. Il maiale simpatizzò ma disse: “Sono molto dispiaciuto, Signor Topo, ma non posso far molto altro che pregare. Può star certo che la terrò presente nelle mie preghiere.”

Il topo si voltò verso la mucca. La mucca disse: “Accidenti, Signor Topo. Sono spiacente per lei, ma è difficile che io riesca ad infilare il mio naso nella trappola. E’ un problema suo.”

Così il topo tornò nella casa, a testa bassa e triste, per fronteggiare la trappola solo soletto.

Quella stessa notte, si sentì un suono nella casa, come il rumore di una trappola che scatta sulla preda.

La moglie del contadino corse a vedere cosa aveva catturato. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso la cui coda era rimasta nella trappola. Il serpente morse la donna. Il contadino la portò all’ospedale e quando la riportò a casa aveva la febbre.

Chiunque sa che quando si ha la febbre fa molto bene prendere del brodo di gallina. Così il contadino portò la sua accetta nell’aia per preparare l’ingrediente principale del brodo.

Ma la moglie continuava a star male e così amici e vicini vennero per stare con lei ad ogni ora del giorno e della notte. Per dare loro da mangiare, il contadino uccise il maiale. La moglie del contadino non migliorò ed un giorno morì.

Vennero così tante persone al funerale, che il contadino dovette macellare la mucca per fornire sufficiente carne per tutti i convenuti.

domenica 26 febbraio 2012

LA STORIA DELL'ORO

Investite in oro o argento fin che siete in tempo.
Ma non per guadagnarci qualche centesimo oro, ma per lasciarlo ai Vostri figli.
Arrivera' un giorno e nessuno sa quando, che improvvisamente ci accorgeremo che le banconote non hanno piu' valore.
Perche'?
Per le politiche "quantitative" realizzate!
Cosa succedera'?:
Il potere di acquisto dei soldi liquidi sara' decimato!
I soldi nelle azioni saranno sicuramente sotto a tuTti i Vostri valori medi
I certifacati e gli etf pur avendo sottostanti reali non avranno mercato perche' non vi sara' fiducia.
Le case scenderanno di prezzo ancora di piu' di quello che possiate pensare.
Cosa fare?
Avere oro o argento fisico vi salvera'.(manterrete lo stesso potere di acquisto).
E proprio nel momento di bagarre chi avra' in mano oro potra' decidere se sopravvivere senza rischio o investire in qualcos'altro che costa molto meno ma che dara' l'idea di essere in quel momento rischioso.
Quando ci sara' questo scenario?
Non lo so.....il tempo non e' determinabile...
Sotto la storia dell'oro


La storia recente del prezzo dell'oro può essere divisa in tre periodi: un mercato toro degli anni 1970, seguiti da 20 anni di prestazioni mediocri, e di nuovo un aumento dei tassi d'oro dal 2001.
Quali sono le ragioni?

1 Il 1970 Bull Market

Agli inizi degli anni 1970, il tasso di oro era a US $ 35. Dieci anni dopo il prezzo pari a US $ 870 per oncia. Questo è un guadagno percentuale di 2.485%. Al contrario, nello stesso periodo il Dow Jones Industrial Average è aumentato solo da 809 a 839 punti. Ciò rappresenta un guadagno totale del 3,7%, non per anno, ma per l'intero decennio.
In un mercato libero, il tasso di oro è determinato dalla domanda e dall'offerta. Fattori principali sono le banche centrali che possono vendere e comprare oro in grandi quantità come la politica monetaria, lo stato dell'economia nazionale e mondiale, conflitti internazionali e crisi, la domanda di gioielli, da parte dell'industria e degli investitori.
Il 1970 vissuto un mercato toro dell'oro, metallo prezioso come il suo potrebbe essere ora a livello nazionale e internazionale liberamente scambiati dopo il crollo di Bretton Woods. Oltre a ciò, la domanda per l'oro anche saliti alle stelle a causa dei tempi terribili economiche attraverso le quali nazioni più occidentali sono andati in questo decennio.
Nel 1970, le economie americane ed europee sono state caratterizzate da bassa crescita, alta inflazione e un ratto alto tasso di disoccupazione. Inoltre, aumentando il debito nazionale e un'espansione dell'offerta di moneta ha le monete di minor valore. Tutti questi fattori consentono agli investitori diversificare i propri portafogli a favore di beni materiali, e l'oro in particolare.
Altri fattori contributin verso un aumento del tasso di oro sono stati l'embargo petrolifero, Guerra del Vietnam, la rivoluzione iraniana e l'invasione sovietica dell'Afghanistan.

Eventi importanti negli anni 1970 per il tasso d'Oro
1971: svalutazione del dollaro USA
1 ° maggio 1972: un'oncia d'oro ha un valore di oltre US $ 50. Questa soglia è stato oltrepassato per la prima volta dal Venerdì nero (1864)
19 maggio 1973: Fine del sistema di Bretton Woods. Il post-bellico ordine monetario regolato tassi di cambio fisso e la fissazione di un oro-dollaro il tasso di conversione.
14 maggio 1973: oro saltò per la prima volta a Londra a oltre US $ 100
14 novembre 1973: limitazioni sul commercio dell'oro sono state revocate
Ottobre 1973 fino a marzo 1974: crisi petrolifera causata da membri della OPEC che hanno dichiarato un embargo sul petrolio. Ciò ha condotto ad un prezzo del petrolio alle stelle e gli effetti drammatici sulle economie nazionali
1975: Gli scambi di futures sull'oro iniziata a New York Commodity Exchange (COMEX)
21 dic 1974: il presidente statunitense Gerald Ford ha permesso il possesso privato di oro, altri paesi seguirono l'esempio
7 ° / 8 gennaio 1976: accordo Giamaica, i tassi di cambio fluttuanti
1979: l'Iran la rivoluzione per rovesciare la monarchia in Iran
27 dicembre 1979: oro scambiato per più di 500 dollari
4 novembre 1979: l'Iran tiene in ostaggio 52 cittadini Usa per 444 giorni
24 dicembre 1979: invasione dell'Afghanistan da parte dell'Unione Sovietica
21 gennaio 1980: Il London Bullion Market ha registrato un prezzo dell'oro di $ 850, presso la Borsa Merci di New York l'oro è stato scambiato per US $ 873


2 Il 1980-2001 Bear Market


Il mercato toro dell'oro nel 1970 si spiega con la fine del gold standard, l'inizio del commercio dell'oro, la stagnazione economica in Occidente, l'embargo del petrolio e numerose guerre e rivoluzioni.
Nei prossimi venti anni, il prezzo dell'oro ha seguito un andamento completamente diverso. Un investitore in oro avrebbe fatto nel decennio precedente, circa 2.500 per cento di profitto con l'acquisto di oro nel 1970 per US $ 35 e la vendita di dieci anni più tardi a US $ 850. Se l'investitore stesso aveva acquistato l'oro nel gennaio del 1980 per un tasso di US $ 677 per oncia, avrebbe potuto venduto i suoi lingotti un decennio più tardi per soli US $ 409. Un decennio più tardi, nel dicembre 2000 l'oro era di soli US $ 283. Ciò costituisce una diminuzione di circa il 60%, non considerando l'inflazione.
Come si spiega il mercato dell'oro orso dal 1980 fino al 2001? Questi due decenni sperimentato prima una estremità della stagflazione economica degli anni 1970, con una economia stabilizzata e inflazione controllata. Nel 1990 Bill Clinton ha supervisionato una ripresa economica a lungo sotto il nome di New Economy. Questo è stato un passaggio dalla produzione-industria pesante ad una nuova economia tecnologia e basata sui servizi.
È interessante notare che la caduta dell'Unione Sovietica che fece cadere il comunismo in molti paesi, e si è concluso uno bi-polare ordine mondiale dopo 45 anni, apparentemente non ha avuto effetti sullo sviluppo del prezzo dell'oro.

Durante eventi importanti dal 1980 al 2001 per il tasso d'Oro
1982: scoperti nuovi giacimenti d'oro in Nord America e Australia
1982: il possesso privato di oro ha permesso nella Repubblica Popolare Cinese. Ma solo sei anni più tardi divenne possibile per i cittadini privati di comprare oro
1993: la Germania solleva requisiti dell'IVA sull'oro finanziaria
3. Agosto 1994: Fusione della Commodity Exchange (COMEX) e il New York Mercantile Exchange (NYMEX) sotto il nome di NYMEX. Questo è quello di diventare più grande del mondo scambio di future su materie prime, che si trova a Manhattan, New York. I mestieri divisione Comex in oro e altri metalli
1994: La Russia ha formalmente istituito un mercato interno in oro
1997: gli Stati Uniti contribuenti Relief Act, che consente ai titolari dei conti previdenziali individuali per comprare monete d'oro e bar per i loro conti, se l'oro ha una finezza di almeno il 99,5 per cento
20. Agosto 1999: L'oro è stato scambiato a Londra per un minimo di US $ 252,80 (US $ 324,95 al netto dell'inflazione)
26. Settembre 1999: Per regolare la vendita dell'oro e il suo prezzo, 15 banche centrali europee hanno firmato l'Accordo centroeuropeo di Bank Gold (CBGA). I soggetti partecipanti sono stati la Banca centrale europea, le 11 banche centrali dei Paesi che aveva introdotto l'euro e le banche centrali del Regno Unito, Svizzera e Svezia. CBGA impostare il limite annuale delle vendite di oro a 400 tonnellate, o 2000 per l'intero periodo di 5 anni del contratto. CBGA è stata sostituita da CBGA II e III


3 Il mercato Bull attuale (2001 -)


L'inizio del secolo 21 ° è testimone di un aumento a lungo e per lo più continua del tasso di oro da US $ 265 per oncia agli inizi del 2001 fino più di 1.400 dollari dieci anni dopo. Questo si traduce in un guadagno di 528%, che è un netto contrasto con la precedente di 20 anni di mercato orso lungo.
Quali fattori contribuiscono alla crescita costante del tasso di oro?
In primo luogo, una riduzione dell'offerta oro: Dal 2001 la produzione di oro mondiale è caduto in un decennio del 10%. Ancora, la domanda in gioielleria e per l'industria continua ad aumentare a causa dell'India e continua crescita economica della Cina. Inoltre, alla fine del decennio le banche centrali ha cominciato a intensificare i loro riserve auree.
Altri fattori importanti sono l'aumento degli Stati Uniti dal 2001 il debito nazionale e l'indebolimento del dollaro USA rispetto ad altre valute. Inoltre, la crisi finanziaria del 2008, durante il quale il governo degli Stati Uniti ha nazionalizzato i due maggiori erogatori di mutui ipotecari statunitensi e il più grande assicuratore degli Stati Uniti, ha fatto risalire la domanda di oro fisico e exchange traded funds. SPDR Gold Trust, il più grande fondo d'oro ETF detiene attualmente riserve auree in più rispetto alla Banca Centrale Cinese. Per stimolare l'economia, il Tesoro degli Stati Uniti ha ridotto il tasso dei fondi federali a un mero 0,25 per cento. Questo basso tasso di interesse anche gli investimenti in oro più attraente.
Le Nove Undici attacchi ha avuto solo un effetto a breve termine diretto sul tasso di oro. L'oro di Londra PM prezzi verificatasi in questo giorno di negoziazione con un incremento di oltre il 5%. Di solito le differenze giornaliere sono 10 - 20 volte inferiore. Nel lungo termine, gli attacchi terroristici dell'11 settembre non ha avuto effetto diretto sul tasso di oro. Tuttavia, si può affermare che i costi per la guerra americana al terrorismo ha portato ad un aumento del debito nazionale degli Stati Uniti che alla fine portato ad un indebolimento del dollaro americano e un più alto prezzo dell'oro.

Eventi importanti a partire dal 2001 per il tasso d'Oro
11. Settembre 2001: In questa data, il prezzo dell'oro registrato un picco del 5% entro un giorno di negoziazione. Di solito, le differenze di prezzo sono tra dieci e venti volte più piccolo
2004: Lancio di SPDR Gold Shares (SPDR Gold Trust). Questo fondo negoziato in borsa segue il prezzo di un decimo di oncia d'oro. Con ca. 1.299 tonnellate (37.9m once troy) di oro detenute, la quota di oro SPDR è titolare sesto oro al mondo, dietro la banca centrale di Francia (2.435 tonnellate) e davanti alla Cina (1.054 tonnellate)
2005: prezzo dell'oro per la prima volta dal 1987 più di 500 dollari per oncia troy
14. Marzo 2008: Al New York Mercantile Exchange, l'oro è stato scambiato per più di US $ 1000 per oncia
Settembre 2008: Il governo degli USA ha nazionalizzato i due maggiori istituti di credito ipotecario USA, Fannie Mae e Freddie Mac. Ciò ha portato a cali nei mercati azionari globali. Dopo il fallimento della banca d'investimento Lehman Brothers e la nazionalizzazione di AIG, il più grande assicuratore degli Stati Uniti, il tasso raggiunge l'oro a New York il suo più alto incremento giornaliero della storia. Si tratta di 11,8 per cento, o un aumento di US $ 92,40 a US $ 872
2009: Per la prima volta in due decenni, le banche centrali diventano acquirente netto di oro
2010: The Fix London PM raggiunge altezze di 35 successive
2010: Diverse banche centrali annunciato piani per aumentare le loro riserve auree. Questi includono le banche centrali di Cina, India e Russia
Marzo 2011: oro ha raggiunto a New York di tutti i tempi record di US $ 1440 per oncia. Visto da un'altra prospettiva, il dollaro USA (e l'Euro), viene confrontato con l'oro debole come non mai



Relazione tra oro e indici selezionati
Ci sono delle correlazioni tra oro e il prezzo del petrolio, indici azionari, il dollaro e l'inflazione? Uno potrebbe dire questo è il caso. Ma il dato dice il contrario. Relazioni a lungo creduto mai né esistito, o disintegrata dopo la crisi finanziaria del 2008.


a) Il Gold-Oil Relationship: 3 Teorie
Esiste una correlazione tra il petrolio e oro? La prima idea suggerisce un rapporto causale diretto l'olio d'oro, il secondo argomento propone un impatto di olio su azioni di società aurifere, e infine una teoria sostiene che i prezzi dell'oro e del petrolio sono guidati da un fattore comune.


In primo luogo, olio influenza oro
In primo luogo, un possibile argomento va che un elevato prezzo del petrolio è male per l'economia, smorzando la crescita e trascinando verso il basso i prezzi delle azioni. Di conseguenza, gli investitori cercano per le attività alternative, quali oro. Così, il prezzo del petrolio incide indirettamente il prezzo per l'oro. Tale scenario può essere osservato fine del 1970 quando il cartello olio ridotto la produzione di olio, in modo che il suo prezzo aumentate. Questo ha inviato onde d'urto attraverso gli Stati Uniti e l'economia mondiale e ha portato alla lunga recessione degli anni 1970.
In secondo luogo, il petrolio colpisce miniere d'oro
Un'altra linea di pensiero vede un nesso di causalità inversa tra il prezzo del petrolio ei prezzi delle azioni delle società minerarie d'oro. Caro-petrolio rende l'estrazione dell'oro più costoso e quindi riduce al minimo il margine di profitto delle miniere d'oro. Questo perché una grossa porzione delle spese miniera sono nel settore dell'energia, e il prezzo del petrolio.
In terzo luogo, oro inflazione impatti e olio
In terzo luogo, entrambi, oro e petrolio vengono scambiati nel dollaro USA. Pertanto, il suo prezzo imperniata sulla forza di questa moneta. Che è un segno della forza (o debolezza) di una moneta? - E 'tasso di inflazione. Si può sostenere che i prezzi di entrambi i prodotti hanno una tendenza simile non è perché uno influenza l'altro, ma perché il loro prezzo è guidato da un fattore comune. E questo è il tasso di inflazione.
Questa terza teoria è un ricordo che la correlazione, cioè un modello simile tra due variabili, non implica necessariamente causalità. Una spiegazione potrebbe essere davvero causalità: Il prezzo del petrolio influenza direttamente il tasso di oro. Un'altra possibilità è un rapporto indiretto, con un altro fattore seduta in mezzo. O, come il terzo argomento va, un fattore comune, che influenza i tassi di entrambi i prodotti. Si può anche diventare più complicato, se il rapporto di olio oro non è stabile nel tempo. Dire, nel 1970 il prezzo del petrolio potrebbe avere avuto un influsso molto maggiore oro quello che è adesso.
b) Il Gold-inflazione Relationship: Nessuno
La saggezza convenzionale suggerisce che esiste una forte correlazione tra oro e inflazione. Quando l'inflazione sale, l'oro lo stesso. Allo stesso modo, un calo dell'inflazione porterebbe ad una diminuzione del prezzo dell'oro. Questo perché in tempi di alta inflazione, l'oro diventa una scelta migliore per gli investitori. Ma questo ragionamento è sbagliato.


Diamo un'occhiata a tre grafici. Si traccia il prezzo dell'oro in dollari per oncia e il mensile US Consumer Price Index, che è un indicatore per l'inflazione. Il primo grafico va dal 1974 al 1980 che è stato un mercato al rialzo per l'oro. Il secondo grafico mostra i 21 anni di bear market 1980-2001. Sul grafico scorso, il mercato toro corrente è visto, che ha dichiarato nel 2001. Un controllo visivo di entrambe le classifiche non necessariamente fornire la prova di un rapporto positivo tra l'oro e l'inflazione.
Qual è stato il rapporto inflazione oro durante questi tre periodi principali?
Fatto 1: Bull Market, 1974 fino al gennaio 1980, l'oro è passato da US $ 129 (medie mensili) per US $ 675 per oncia, alla fine del periodo. Questo rappresenta un aumento del 353%. Nel contempo, l'indice dei prezzi, una misura di inflazione aumentata del 67%. Qui, l'oro supera di gran lunga fortemente lo sviluppo dell'inflazione.

Fatto 2: Bear Market, tra il 1980 e aprile 2001, l'oro è passato da US $ 675 a US $ 260 per oncia, che è una diminuzione del 67%. Al contrario, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato nello stesso periodo di circa il 126%.

Punto 3: Mercato Bull, dal 2001 al febbraio 2011, il tasso di oro sperimentato guadagni enormi di 527 per cento. Il tasso di inflazione generale è stato solo il 25 per cento.

Particolarmente notevole è la diminuzione dell'inflazione a metà del 2008. Se la teoria di una correlazione positiva era vero, il prezzo dell'oro potrebbe anche scendere. Ma l'opposto è stato il caso: l'inflazione scese, e l'oro è salito. Questo indica piuttosto una correlazione inversa tra oro e inflazione.

Tutto questo punta verso un rapporto debole o addirittura inesistente tra il prezzo dell'oro e il tasso di inflazione.
Che cosa gli altri dicono di una possibile correlazione?
In primo luogo, il Wall Street Journal ha commissionato uno studio dalla società di ricerche di Ibbotson Associates. Secondo le loro ricerche, tra il 1978 e il 2010 l'oro e il tasso d'inflazione hanno un valore di correlazione di 0,08. Questo è quasi alcuna correlazione (su una scala da -1 a 1, dove 1 è correlazione perfetta, e -1 perfetta correlazione negativa, e zero è l'assenza di un rapporto).
In secondo luogo, anche Citibank nel 2009 arriva alla conclusione che "non c'è alcuna relazione evidente tra il prezzo di oro e inflazione". A volte lo sviluppo di oro segue l'inflazione, altre volte c'è una tendenza inversa o solo sul modello ovvio a tutti.
Pertanto, si può concludere che non esiste, o solo una debole, rapporto tra il tasso di oro e livelli di inflazione.
c) Il instabile oro-Stock Relationship
C'è una relazione tra l'oro e il prezzo delle azioni? Ci si potrebbe aspettare una correlazione inversa: Quando la riserva va in su, gli investitori fare più soldi al mercato azionario e quindi vendere il proprio oro. Questa guida quindi il prezzo dell'oro verso il basso. Tuttavia, i dati ci dicono il contrario.

Ora diamo un'occhiata a tre grafici. Tutti e tre mostrano il prezzo dell'oro (London PM fixing) e la Standard and Poor 500.

Il primo grafico va dal 1974 al 2011 e mostra la crescita di questi due indici, a partire da un valore base di 1 all'inizio del periodo. Oro ha superato l'indice S & P 500 nel mercato toro dell'oro degli anni 1970. Dalla metà degli anni 1990 S & P 500 guadagna esperienza enormi e il prezzo dell'oro ha lasciato alle spalle. Durante questo periodo l'oro era in un mercato orso. La bolla dot com del 2001 e la crisi finanziaria del 2008 inviare il S & P 500 verso il basso. Al contrario, in questo periodo d'oro cominciato a salire e ha raggiunto vette sconosciute. Questo primo grafico indica pertanto che l'oro-stock mutato rapporto nel tempo, se mai è esistito in modo chiaro.

Il secondo grafico mostra la crescita guadagni mensili a partire dal 2008 fino al 2011. Qui sembra che l'oro-stock rapporto è un po 'inversa.

Il terzo grafico mostra la correlazione di 12 mesi rollover tra il grafico oro e il S & P 500. La correlazione varia da -1 a 1, sono stati il primo indica una perfetta correlazione negativa e valori prossimi a uno stand per una relazione positiva. Zero avrebbe resistito per l'assenza di correlazione. Questo grafico conferma la prima ipotesi: I 12 mesi di rollover correlazione tra l'oro e l'indice S & P500 cambia la sua intensità nel tempo. Inoltre, il rapporto diventa negativa di volta in volta.

Cosa concludere da questi grafici?
Ci sono prove forti contro uno stabile rapporto oro-stock nel tempo.
2.4 Il Gold-Dollar Correlazione: A Mess Dal 2009
Ricerca di una correlazione tra oro e il dollaro statunitense sembra essere imbarazzante in un primo momento, come l'oro è scambiato in questa valuta. Non sarebbe impossibile determinare un rapporto?


Una relazione tra oro e una moneta non può che essere relativo ad un tasso di cambio. Pertanto, l'indice del Dollaro degli Stati Uniti viene utilizzato (USDX), che è una misura del valore relativo ad un paniere di sei valute del dollaro. Questi sono gli euro, sterlina inglese, dollaro canadese, corona svedese, franco svizzero e yen giapponesi. Quando il dollaro aumenta di forza, la USDX sale.
Fatto 1: Tra il 2004 e il 2006, la correlazione tra oro e il Dollar Index -0,44 Stati Uniti è stata, tra il 1997 e il 2006 è stato -0,28, e tra il 1989 e il 2006 il rapporto era -0,28. Qui, -1 significa perfetta correlazione inversa (quando il USDX sale, l'oro va giù). Zero significa nessuna correlazione a tutti.
Fatto 2: L'Australia è il terzo maggior produttore di oro. Tra il 1999 e il 2008 la sua correlazione (AUD / USD), con l'oro si attesta a 0,84. Ciò significa che, quando oro sale, il valore del dollaro australiano aumenta pure. Una correlazione è più debole di 0,77 tra l'oro e il franco svizzero. Questo era vero, dall'inizio del 2006 fino all'inizio del 2009.
Punto 3: Dal 2001 fino al 2009 l'oro e il dollaro USA ha avuto una correlazione quasi perfetta negativo. Quando il dollaro è diminuito, l'oro è aumentato, e viceversa. Tuttavia, poiché la fine del 2009 questo non è più il caso.

Saluti

sabato 25 febbraio 2012

FATTI VENIRE UN PO' DI NOSTALGIA

Non credo che i ricordi sotto elencati siano nostalgia di cose semplici.
Credo invece diano nostalgia perche' ci ricorda un momento bellissimo e spensierato della nostra vita da bambini.


  • Strega comanda colore
  • il lupo mangiafrutta
  • Palla Avvelenata
  • Ruba Bandiera 
  • fare baciare lettera testamento'.
  • i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. 
  • chi andava in bici senza mani era il più figo. 
  • anche quelli che impennavano però non se la tiravano poco. 
  • suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa. 
  • facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
  •  avevamo adottato gatti e cani randagi (nei casi peggiori bruchi!)che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale, anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca. 
  • i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa. 
  •  dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. 
  • giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria. 
  • sul pullman della gita giocavamo a 'nomi cose e città' (e la città con la D era sempre Domodossola).
  • con 100 lire ti prendevi una cicca con 500 un pacchetto di figurine dei calciatori.
  • le cassette della Disney le abbiamo viste così tante volte che ora a distanza di anni sappiamo ancora cosa cantavano Robin Hood e Little John. 
  • in TV guardavamo solo i cartoni 
  • avevamo i cartoni animati belli!!! ma davvero!! quelli di adesso sono così tristi..(come i bambini che hanno solo quelli da guardare, purtroppo..)
  • litigavamo su chi fosse più forte tra le tartarughe ninja.
  • cercavamo di far sorridere i sofficini ma si rompevano sempre in 2. 
  • non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato.
  • i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno a nostro rischio e pericolo. 
  •  si andava in cabina alla fine della scuola per prendere le schede finite. 
  • c'era la macchina fotografica usa e getta e facevi fino a 20 foto!!!
  •  non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola o della Bauli con l'albero decorato annesso. 
  •  le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
  • se guardavamo tutto il film fino alle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo!!
  • guardavamo film dell'orrore anche se si aveva paura (la maggior parte di noi si ricorda IT, trasmesso su canale5..tutti l'hanno guardato nascosti da qualche parte!!) 
  • giocavamo a calcio durante l'intervallo con..qualsiasi cosa! 
  • suonavamo ai campanelli e poi scappavamo. 
  • nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti. 
  • il bagno si poteva fare solo dopo 2 ore che avevi finito di mangiare. 
  • a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali e senza rotelle. 
  •  quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta e con le scarpette nello zaino. 
  • se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. 
  •  le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google. 
  •  internet non esisteva.
  • la merenda a scuola te la portavi da casa. 
  • si poteva star fuori in bici il pomeriggio. 
  • se andavi in strada non era così pericoloso. 
  • però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM. 
  • il primo novembre era 'Tutti i Santi', mica Halloween.
  • scivolavamo regolarmente giocando a "Rubabandiera".
  • sapevamo che quel dito voleva dire "baciare" e mettevamo solo quello davanti al penitente ad occhi chiusi 
  • i pattini li avevamo ricevuti usati e si sfilavano sempre le viti mentre facevamo i primi passi tutti orgogliosi
  • quando giocavamo col Lego dovevamo difenderlo con il nostro corpo perche' il fratello minore aspettava la fine dell'opera per distruggerla con gioia maligna
  •  volevamo la graziella rosa ma costava troppo e ci comperavano una bicicletta unisex per tutti noi fratelli
  • sognavamo una scorta illimitata di brooklyn verde chiaro e scuro ma che ce la dividevamo in due...e la rimettevamo nell'involucro per una rimasticata dopo il pasto
  •  avevamo le braccia piene di graffi e pure il viso ma continuavamo a cercare di far indossare il vestitino al gatto recalcitrante..
  •  facevamo i terzini femmina in una squadra tutta maschile e fermavamo non il pallone ma il calciatore con precisissimi calci negli stinchi
  •  giocavamo a "Rischiatutto" scegliendo sempre "musica" e ci sentivamo pronti per riscrivere la treccani 
  •  in gita portavamo un mangiacassette ed eravamo ricercatissimi, portavamo una chitarra e ci guardavano come un dio
  •  mettevamo le figurine doppie sui mobili...e ci sono ancor oggi...
  • il primo film al cinema era Biancaneve e il secondo, un'estate dopo, Peter Pan...
  • guardavamo "La freccia nera" e uscivamo a duellare con le spade di legno fatte dal nonno e le vecchie tovaglie bianche come mantelli...
  • andavamo dalla parrucchiera e le dicevamo...voglio i capelli come maria giovanna elmi o raffaella carra'
  • ci scrivevamo i messaggi segreti con codici personalizzati 
  • facevamo gli attori nei filmini superotto
  • passavamo le sere d'estate a guardare se vedevamo una stella cadente o un disco volante
  • la merenda a scuola te la portavi da casa e se era una banana o si schiacciava o profumava tutta la classe
  • ci manca leopardianamente quel periodo..
  • In tabaccheria ci andavamo non a comprare le sigarette ma i liquironi e le goleador(quelle alla liquirizia,le uniche che esistevano)
  • Abbiamo fatto le elementari ancora con una sola maestra,e tutti con grembiulino d'ordinanza bianco o nero
  • All'intervallo passava la bidella con il latte liscio o se eri in vena di golosità c'era anche quello al cioccolato
  • All'intervallo finito il latte si facevano sempre i giochini con le mani,con le filastrocche tipo "iempompimporolimporolasti....",e ti incartavi sempre
  • I rollerblade non sapevamo manco esistessero e avevamo i pattini della Gioca neri e gialli
  • Quando la mamma ti comprava il primo diario segreto con il lucchettino allora eri diventata davvero una signorina
  • Quel diario lo riempivamo con le poesie d'amore per il bimbo della classe accanto e ci disegnavamo cuori su cuori
  • A scuola avevamo la paper mate,la penna cancellabile che in fondo non si cancellava mai del tutto
  • I temi erano corretti con il pastello rosso e blu(e il blu era per gli errori gravissssssssimi...)
  • Avevamo il sussidiario che andava bene per tutte le materie
  • Alle elementari l'inglese non lo studiavi,e i computer erano degli affari enormi con ancora i floppy disk che si piegavano
  • Dovevi aspettare le prime feste di compleanno alle medie per giocare al gioco della bottiglia e dare un bacio sulle labbra a quel ragazzo carino.
Mi piacerebbe aggiungerne altri ma nessuno mi manda mai un post..........e si' che i ricordi sono tanti..


venerdì 24 febbraio 2012

SEI IL MIO PIGMALIONE!

Ma cosa vuol dire essere il pigmalione di qualcuno?
Me lo sono sempre domandato!
Ecco qui risolto l'arcano.

Essere il pigmalione di qualcuno vuol dire essere colui che forgia/educa/modella una persona per renderla similare o di piacimento a se stesso. E il pigmalione fa questo non per dovere ma perche' di fondo e' inamorato del suo allievo.

Ma da dove deriva Pigmalione?


Pigmalione, re di Cipro, era famoso per la sua abilità di scultore.  Egli era così devoto a quest'arte a tal punto, da rinunciare al matrimonio, anche perché secondo lui, nessuna donna poteva eguagliare in bellezza le forme femminili che egli stesso era capace di modellare.  C'era in particolare una statua d'avorio alla quale egli aveva lavorato così a lungo e così appassionatamente da eleggerla ad ideale amoroso.
Pigmalione era disposto a dare tutto ciò che possedeva per vedere la statua animarsi, la ritoccava ogni giorno per renderla sempre più perfetta, e la notte gli giaceva accanto, con la speranza di vederla mutare in carne ed ossa. Galatea era il nome che egli aveva dato alla statua, l'ornava di preziosi tessuti e di gioielli, ma nonostante questo l'immagine rimaneva immagine.

Arrivò intanto il periodo nel quale si celebravano riti in onore di Afrodite, dea protettrice dell'isola. Pigmalione allora si recò al tempio della dea, portandole ricche offerte ed innalzando una preghiera appassionata. Nella preghiera domandava alla dea dell'amore di concedergli per sposa colei che egli stesso aveva forgiato con le sue stesse mani. La dea sentendosi invocata, fece innalzare le fiamme dell'altare fino al cielo per tre volte, facendo cosi capire il suo assenso alla richiesta.
Pigmalione, allora, si precipitò a casa, speranzoso di abbracciare la sua Galatea, quando arrivò  vide mutare la sua superficie d'avorio, il suo petto sollevarsi, i suoi occhi chiudersi. Egli quindi afferrò la sua mano e sentendola diventare calda e soffice riuscì a sentire il polso palpitare.
Pigmalione e Galatea si sposarono ed ella diede alla luce Pafo e, secondo alcuni anche Metarme. Pafo, successore di Pigmalione, fu il padre di Cinira, che fondò a Cipro la città di Pafo e vi costruì il famoso tempio di Afrodite.

La storia finisce qui.....ma se ci fosse un continuo ho come la sensazione che una volta che il pigmalione rende perfetta la sua creatura se ne disinnamora!
Saluti



giovedì 23 febbraio 2012

I 10 PIU' FORTI CALCIATORI DI SEMPRE

Questa e' la classifica stilata da un migliaio di giornalisti di tutto il mondo interrogati su questo quesito.
Io  ve la riporto in ordine di preferenza

1) MESSI: Non vi racconto chi e'! Troppo contemporaneo!Sapete gia' tutto! Tempo perso!
E' piu' forte di Maradona? Non credo...Maradona era un giocoliere,un talento inarrivabile e anche se faceva meno goal trascinava una squadra intera e una nazionale intera. Messi e' fortissimo anche in relazione all'eta' ma gioca nel Barcellona e non nel Napoli. Maradona ha fatto grande una discreta nazionale. Messi non ha fatto nulla in una discreta nazionale.
Lo metto al pari di Maradona altrimenti vi arrabbiate!

1)DIEGO ARMANDO MARADONA:  El Pibe de Oro nasce a Lanus, in Argentina, il 30 ottobre 1960. Per quanto la diatriba con Pelè duri da decenni è di gran lunga il più grande giocatore di tutti i tempi. Nasce calcisticamente nell’Argentinos Juniors e si consacra come talento di livello mondiale nelle fila del Boca Juniors. Il passaggio in Europa è inevitabile tanto che il numero 10 approda al Nou Camp per militare nelle fila del Barcellona. Gli inizi sono difficili ma nella seconda stagione Diego mette in mostra tutta la sua classe. Nonostante ciò i rapporti con il Barcellona e il suo presidente Nuñez erano ormai deteriorati, e Maradona  fu clamorosamente ingaggiato, dopo un mese di difficili trattative, dal Napoli per la cifra record di tredici miliardi e mezzo di lire. Il contratto fu firmato senza che il Napoli disponesse della liquidità per regolarizzare l’acquisto; il denaro venne versato solo in un secondo momento. Si racconta che l’allora presidente del Napoli Corrado Ferlaino abbia depositato in federazione una busta vuota, facendo credere che contenesse il contratto firmato dal giocatore. In questo modo guadagnò il tempo necessario per concludere la trattativa, sostituendo poi la busta vuota con quella regolare. A Napoli Maradona diventa il miglior calciatore del mondo portando la Seleccion alla conquista del Mondiale ed i Partenopei agli scudetti dell’87 e del 90. Il Mondiale di Italia ’90 è l’inizio della crisi del campione argentino che viene ripreso mentre insulta tifosi italiani rei di aver fischiato l’inno biancoceleste. L’anno successivo è l’ultimo a Napoli per colpa di un controllo antidoping che lo segnala positivo alla cocaina. Nel 2000 il Napoli decise che nessun giocatore avrebbe indossato la maglia numero 10 di Maradona.

2) PELE’: Il suo vero nome è Edison Arantes do Nascimento ma è da tutti conosciuto come Pelè. Nasce a Tres Coracoes il 24/10/1940. Ritenuto il più grande di sempre da molti esperti di calcio. Ha segnato in carriera oltre 1000 gol di cui la maggior parte con la maglia del Santos. O’Rei nasce e cresce nella squadra brasiliana in cui milita dall’età di 15 anni fino al 1975 quando viene ingaggiato dagli americani del Cosmos. Con la nazionale brasiliana vinse ben 3 campionati da mondo. Pelé fu un calciatore completo, capace di coniugare tecnica e abilità atletiche, intelligenza e velocità, precisione nei passaggi e senso del gol. Il giornalista sportivo Gianni Brera disse che «Pelé vede il gioco suo e dei compagni: lascia duettare in affondo chi assume l’iniziativa dell’attacco e, scattando a fior d’erba, arriva a concludere. Mettete tutti gli assi che volete in negativo, poneteli uno sull’altro: esce una faccia nera, un par di cosce ipertrofiche e un tronco nel quale stanno due polmoni e un cuore perfetti».Il repertorio di dribbling di Pelé includeva una particolare giocata che in Brasile viene chiamata drible da vaca; un esempio di questa si ebbe nella partita contro l’Uruguay del Mondiale del ’70, quando l’attaccante lasciò passare il pallone – senza toccarlo – verso un lato del portiere e si lanciò su quello opposto, disorientando l’avversario. Pelé fu anche un eccelso colpitore di testa, nonostante la statura relativamente ridotta;

3) RONALDO: Il suo nome completo è Ronaldo Luis Nazario da Lima detto “il Fenomeno”. Nasce il 22 settembre del 1976 a Rio de Janeiro e vanta ben 2 Palloni d’Oro ed un Fifa World Player. La sua carriera è costernata da infortuni alle ginocchia che non gli hanno permesso di vincere quanto poteva. Nonostante ciò il suo palmares è quello di un campione: 2 Mondiali, 2 Coppa America,2 Coppa del Brasile,  1 Coppa d’Olanda, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Liga, 1 Campionato brasiliano, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa Coppe, 1 Coppa Intercontinentale. Ricordato inoltre come il miglior cannoniere di tutti i tempi nei Mondiali di calcio con 15 gol in 19 partite. Partendo dagli esordi col Cruzeiro il brasiliano si mise in mostra per la sua straordinaria media realizzativa: 350 gol in 509 partite con le maglie di Cruzeiro, Psv, Barcellona, Inter, Milan, Real Madrid e Corinthias. Imprendibile all’epoca di Inter e Barcellona, il Fenomeno, ha mostrato al mondo il “doppio passo” e nonostante gli infortuni che ne hanno limitato la velocità e  la mobilità rimane anche negli anni di Madrid e Milan un cannoniere straordinario. Considerando l’epoca storica in cui ha giocato è inserito da noi subito alle spalle di Pelè e Maradona.

4) JOHANNES CRUIJFF: detto Johan e spesso scritto Cruyff al di fuori dei Paesi Bassi. Fu l’interprete più emblematico del calcio totale con cui l’Ajax e l’Olanda di  Rinus Michels rivoluzionarono la storia del calcio tra la seconda metà degli anni sessanta e la prima metà dei settanta. Fu eletto Pallone d’Oro per tre volte. Fra Nazionale e squadre di club realizzò 377 reti in 612 partite. È stato eletto secondo miglior calciatore del XX secolo (dietro Pelè) nella statistica stilata dall’Iffhs. Sono numerosi i suoi soprannomi: il tulipano volante, il Pelè bianco, il papero d’oro,il Profeta del gol . Ambidestro, potente ed elegante, benché non ricoprisse un ruolo ben definito, poteva essere considerato un centravanti di manovra un trequartista, che, occupandosi al tempo stesso sia dell’impostazione della manovra sia della sua finalizzazione, univa tecnica a velocità in allungo. Era pertanto in grado di partire palla al piede e, soprattutto nei primi metri di scatto, di rendersi insidioso per ogni difensore quanto immarcabile per ogni mediano, grazie anche ad un dribbling fulmineo. Era anche tatticamente molto duttile: era capace di salvare il pallone sulla linea della propria porta o di pressare gli attaccanti avversari, per poi andare al tiro nell’area di rigore avversaria in pochi secondi. A 14 anni Johan vince il suo primo campionato, nella categoria Allievi. A 16 firma il primo cartellino con l’Ajax. In prima squadra debutta il 15 novembre 1964 in Groningen-Ajax (1-3). La settimana successiva realizza il suo primo gol nel 5-0 interno contro il Psv: dopo aver fatto passare la palla sopra la testa di tre avversari, si presenta davanti al portiere dopo un dribbling ubriacante, “chiama” il portiere fuori dei pali e lo dribbla due volte, prima di concludere a rete. Gli bastano poche apparizioni per diventare un titolare inamovibile. Nel 1974 viene ceduto al Barcellona, dove veste la maglia numero 9 invece della sua famosa numero 14. Gli inizi a Barcellona sono folgoranti mentre i successivi anni lo vedono vicino  alla Juventus (trasferimento saltato per la chiusura delle frontiere agli stranieri) prima di annunciare il ritiro. Nonostante tutto vanta 9 campionati olandesi, 1 Liga, 6 Coppa d’Olanda, 1 Coppa di Spagna, 3 Coppe Campioni, 2 Coppa Uefa, 1 Coppa Intercontinentale.

5) MICHEL PLATINI: Il suo nome è legato ad i colori bianconeri della Juventus e a quelli della nazionale francese. Le Roi riuscì nell’impresa di vincere 3 Palloni d’Oro consecutivi dal 1983 al 1985. Ricchissimo il suo palmares che annovera tra le altre cose 2 Campionati, 1 Champions League ed 1 Campionato d’Europa con la Nazionale francese. Arrivò a torino con Boniek nel 1982 per volere dell’avvocato Agnelli che stravedeva per lui. Reputato uno dei migliori calciatori e specialisti del calcio di punizione nella storia. Dotato di un bagaglio tecnico di primissimo ordine, era un trequartista dalla tecnica sopraffina, con visione del gioco notevole e in possesso di un innato fiuto per il gol tale da renderlo persino piu prolifico di molti attaccanti della sua generazione. Negli anni in bianconero sviluppò anche una grande capacità di elevazione che lo portò ad incrementare il suo già vasto repertorio con pregevoli gol di testa. Dopo un difficile ambientamento condusse la squadra bianconera alla finale di Champions vinta per 1-o ad Atene. Platini annuncia il suo addio al calcio giocato a soli 32 anni, in una intervista rilasciata allo Stadio Comunale nella quale il campione adduce motivazioni fisiche: non riuscendo più a raggiungere la forma necessaria per esprimersi ad alti livelli, rifiuta un arretramento “tattico” e preferisce anticipare il ritiro.

6) DI STEFANO: A soli 15 anni entrò nella rosa della seconda squadra del River Plate, per approdare l’anno successivo in prima squadra. E’ al Real Madrid, cui si trasferisce a inizio 1953, che la stella di Alfredo Di Stéfano conobbe il suo maggior splendore: bastano i numeri a descriverlo, 8 campionati spagnoli, 5 Coppe dei Campioni (in cui andò sempre a segno nelle rispettive finali, unico nella storia a riuscirci), una Coppa Intercontinentale e tantissimi riconoscimenti a livello mondiale tra cui spiccano due Palloni d’Oro. Coi Blancos segna 218 gol in 28 partite. Nel 1964 si trasferì all’Espanyol dove giocò fino al 1966 e chiuse la sua carriera all’età di 40 anni. Dal 5 Novembre 2000 è presidente onorario delle Merengues.

7) FRANZ BECKEMBAUER: Il Kaiser nasce a Monaco di Baviera l’11 Settembre 1945. Libero di Bayern Monaco, Amburgo e Cosmos è ritenuto il miglior difensore di sempre. Il suo albo parla per lui: 5 campionati nazionali tedeschi, 3 Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, 4 Coppe di Germania e 3 campionati nordamericani. Con la Nazionale fu campione del mondo nel 1974, vice campione nel 1966, mentre giunse terzo nel 197 dopo la semifinale vinta per 4-3 dalla nazionale italiana.                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Nel 1972 si aggiudicò anche gli Europei e nello stesso anno conquistò il Pallone d’oro,  successo quest’ultimo che avrebbe poi ripetuto nel 1976, anno in cui sfiorò il bis agli europei perdendo ai rigori la finale con la Cecoslovacchia.                                                                                                                                                                                                                      Dotato di classe cristallina fa dell’uscita palla al piede la sua caratteristica principale, inventando di fatto il ruolo del regista difensivo.

8 ) EUSEBIO: È considerato uno dei migliori attaccanti della storia del calcio. Fu eletto Pallone d’oro nel 1965 e Scarpa d’oro due volte (1968,1973). Occupa la 9a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da IFFHS. E’ stato la più grande leggenda del calcio lusitano.
Nato a Lourenço Marques in Monzambico nel ’42, colonia Portoghese, arriva al Benfica nel 1960. Eusebio con la maglia del Benfica vince 11 tittoli nazionali, per sette volte è il capocannoniere del campionato portoghese. Nel 1962 vince la Coppa dei Campioni.
Sensazionale la sua media-gol. con la maglia del Benfica realizzò 317 gol in 301 partite giocate nel campionato lusitano, più di un gol a gara.
Con la nazionale realizzò 41 reti in 67 partite giocate. Soprannominato Pantera nera per come abbinava potenza e velocità.

9) VAN BASTEN: Il “Cigno di Utrecht” nasce il 31 ottobre 1964 e muove i primi passi a soli 15 nell’Elinkwijk per poi passare all’Ajax, club da cui inizia la sua carriera a grandi livelli. Dai lanceri passerà al Milan degli “Invincibili” dove vincerà tutto con Sacchi in panchina. Misto di potenza, fisico, classe ed inteligenza tattica riuscì a segnare 300 gol in carriera e ad aggiudicarsi ben 3 Palloni d’Oro ed un Fifa World Player. Dopo 4 operazioni alla caviglia e parecchi anni di stop decide di ritirarsi nel 1995 nonostante la giovane età. Resterà per sempre nei cuori dei tifosi rossoneri ed eloquente è la frase di Galliani ” il calcio ha perso il suo Leonardo da Vinci”.

10) RONALDINHO: Il Gaucho è l’unico giocatore ancora in attività tra quelli che per noi sono stati i migliori di sempre. Attualmente militante nel Milan, Ronaldinho merita di stare in questa classifica per gli anni di Barcellona in cui ha strabiliato il popolo blaugrana. Emblema del calcio divertimento ha cominciato la sua carriera da professionista nel Gremio per poi trasferirsi al Psg. Gli anni francesi sono gratificanti a livello personale perchè si impone su grandi palcoscenici ma la squadra non è adatta alle sue aspirazioni e dopo soli due anni cambia aria approdando al Nou Camp di Barcellona. In blaugrana si afferma come miglior calciatore del mondo e vince tra le altre cose un Mondiale ed una Champions League. Dotato di grande tecnica, velocità di gambe e di pensiero è da annoverare tra i migliori assist-man di tutti i tempi. Nel 2004 e 2005 si aggiudica due Fifa World Player ed un Pallone d’Oro. Dopo alcune divergenze con l’allenatore decide di trasferirsi al Milan dove solo a sprazzi dimostra il suo vero valore

Sono talmente bravi giornalisti che si sono dimenticati uno che a mio avviso va innoverato tra i primi cinque: Zinedine Zidane e Messi
Saluti

mercoledì 22 febbraio 2012

MA LA GENTE VA A MESSA?



Uno dei dati che proverebbero la tenuta e la vitalità del cattolicesimo in Italia è la frequenza alla messa domenicale. Da più di trent'anni tutte le rilevazioni registrano livelli di frequenza alla messa molto alti rispetto ad altri paesi dell'Europa occidentale: circa il 30 per cento della popolazione dice di andarci tutte le domeniche, un altro 20 per cento da una a tre volte al mese e un altro 30 per cento a Natale, a Pasqua e nelle grandi festività.

Basti pensare, per un confronto, che in Francia quelli che dicono di andare a messa tutte le domeniche sono meno del 5 per cento della popolazione.

In Italia, due sole volte e in due sole diocesi sono state contate le presenze effettive alle messe di una data domenica.

Una prima volta in una domenica di novembre del 2005 nel territorio del patriarcato di Venezia.

Una seconda volta in una domenica di novembre del 2009 nella diocesi di Piazza Armerina, in Sicilia.
Da entrambe le indagini risulta che i praticanti effettivi sono meno di quelli dichiarati.

IL CASO POLACCO

La Polonia è l'unico paese in Europa e nel mondo in cui sulla frequenza reale alla messa si dispone di dati estesi nello spazio e nel tempo. Qui dal 1980 la conferenza episcopale organizza ogni anno una "domenica delle statistiche" in cui un esercito di volontari, in tutto il paese, conta le presenze effettive dei fedeli alle messe e il numero delle comunioni.
Anche in Polonia si registra un divario. Esaminando i dati degli ultimi dodici anni, mentre la frequenza dichiarata alla messa domenicale è stabile al 56-58 per cento, le presenze effettive nella domenica del conteggio sono al 44-47 per cento.
Di conseguenza, analizzando i dati in loro possesso, i vescovi polacchi distinguono varie tipologie di cattolici: i "dominicantes", come essi li chiamano in latino, cioè i praticanti effettivi registrati nei conteggi, i "praticanti dichiarati", cioè quelli che si definiscono tali nelle indagini a campione, i "praticanti irregolari", che dicono di andare a messa una volta al mese, e infine i semplici battezzati che pur non praticando continuano a dichiararsi cattolici.
Questa classificazione legge quindi il cattolicesimo polacco come composto da cerchi concentrici: con all'esterno una vasta "comunità battesimale" e all'interno una più ristretta "comunità eucaristica"


IL CASO SICILIANO

La diocesi di Piazza Armerina, in Sicilia, conta circa 220 mila abitanti, dei quali il 3,5 per cento non cattolici, prevalentemente pentecostali e testimoni di Geova. Tra il sabato sera e la domenica sera del 21-22 novembre 2009 circa 200 volontari hanno contato le presenze e le comunioni nelle 320 messe celebrate in tutta la diocesi, comprese le messe dei neocatecumenali e le comunioni portate ai malati.
E così si è accertato che mentre nelle indagini a campione i cattolici che dicono di andare a messa tutte le domeniche sono il 30 per cento, quelli effettivamente visti in chiesa sono stati il 18,5 per cento.
Ma questo non significa – avverte il professor Introvigne – che tra i primi vi siano dei praticanti "falsi" da contrapporre ai praticanti "veri". Entrambe le cifre vanno lette entro un insieme più vasto, che comprende coloro che dichiarano una pratica religiosa almeno mensile, il 51,4 per cento, coloro che si dichiarano comunque cattolici, il 92,2 per cento, e coloro che si dichiarano più genericamente religiosi, il 96,7 per cento.
Quel 30 per cento, infatti, che dice di andare a messa tutte le domeniche anche se poi non tutti ci vanno sempre, "indica un'intenzione e un'aspirazione a partecipare alla messa che è di assoluto rilievo per ogni discorso sull'identità e l'identificazione dei cattolici". In una forma diversa ma reale, anche quel 51,4 per cento di praticanti occasionali si sente ed è cattolico. E lo è anche la cerchia più vasta della "comunità battesimale".
Naturalmente, i "dominicantes" praticano la religione in modo più intenso. Il 70 per cento dei presenti alle messe nella diocesi di Piazza Armerina, nel giorno del conteggio, hanno fatto anche la comunione (mentre in Polonia solo un terzo dei presenti alla messa si comunica, segno non di minor fervore ma piuttosto di una diversa pastorale). Inoltre, una larga maggioranza di loro dicono di confessarsi almeno una volta al mese.
Sono quindi una minoranza comunque consistente, all'interno di quei cerchi concentrici che definiscono il rapporto con la religione cattolica e confermano l'eccezione dell'Italia nel panorama secolarizzato dell'Europa occidentale.
L'incognita è sulla tenuta nel tempo di questa eccezionalità.

IL CROLLO DEI GIOVANISSIMI
L'indagine è quella condotta dal professor Paolo Segatti dell'Università di Milano per la rivista "Il Regno", che l'ha pubblicata nel numero del 15 maggio 2010.
L'indagine ha confermato la forte impronta cattolica di larga parte della popolazione italiana per quanto riguarda sia la messa e i sacramenti, sia il credere e il pregare, sia l'autoidentificazione cattolica, sia la fiducia nella Chiesa.
Per quanto riguarda la messa, il 28 per cento degli intervistati ha detto di andarvi ogni domenica, di poco sotto al 30 per cento medio degli ultimi tre decenni.
L'indagine ha però messo in luce una frattura drammatica tra i nati dopo il 1970 e più ancora dopo il 1981 e le precedenti generazioni. "Sembra veramente di osservare un altro mondo", scrive il professor Segatti. "I giovanissimi sono tra gli italiani quelli più estranei a un'esperienza religiosa. Vanno decisamente meno in chiesa, credono di meno in Dio, pregano di meno, hanno meno fiducia nella Chiesa, si definiscono meno come cattolici e ritengono che essere italiani non equivalga a essere cattolici".
Il crollo è così netto da far sparire anche le differenze di pratica religiosa tra uomini e donne – queste ultime molto più praticanti – tipiche delle precedenti generazioni. Tra i giovanissimi anche le donne vanno pochissimo in chiesa, al pari dei maschi.

Commenta Segatti:

"Già si intravede la futura condizione di minoranza del cattolicesimo in Italia. È immaginabile che quando i figli della generazione più giovane saranno padri, daranno un ulteriore contributo alla secolarizzazione".

"EMERGENZA EDUCATIVA"
Da quanto detto, si può capire perché i vescovi italiani e lo stesso papa Benedetto XVI abbiano individuato nella "emergenza educativa" un problema chiave della Chiesa italiana di oggi. L'educazione, infatti, comprende anche la trasmissione della fede cattolica da una generazione all'altra.
Un clamoroso segno rivelatore di questa "emergenza" è dato proprio dal documentato crollo della pratica e del "senso" religioso tra i giovanissimi.
E questo nonostante il 94 per cento delle famiglie italiane iscrivano i loro figli all'ora di religione e, nelle scuole di grado superiore, scelgano di avvalersene l'84 per cento degli studenti.
Sono percentuali eccezionalmente alte, a questi livelli da anni. Ma, evidentemente, visti i risultati, sia l'insegnamento della religione nelle scuole, sia il catechismo nelle parrocchie non sono all'altezza della sfida. In una Chiesa, come l'italiana, pur chiamata a far da modello alle altre Chiese dell'Europa secolarizzata.
L’indagine in oggetto è stata eseguita su disposizione del Cardinale Arcivescovo ed utilizzando moduli e criteri trasmessi dalla Curia Arcivescovile; essa ha obiettivi relativi a tutta la diocesi, tuttavia riveste un certo interesse anche per l’analisi sulla frequenza alla S. Messa nella nostra Parrocchia.
In questa nota esporremo i risultati e vedremo se è possibile qualche confronto con i risultati del più ampio questionario parrocchiale del 1996.
L’analisi delle presenze per il 28 novembre 2004 ha dato i seguenti risultati:
0. Presenze (totale delle tre celebrazioni): 349 pari al 22.5% della popolazione residente; maschi 139, femmine 198, non dichiarati 12.
1. Distribuzione per età:
da 7 a 12 anni: 44, pari al 44.5% della popolazione
da 13 a 17 anni: 12, pari al 9.8% della popolazione
da 18 a 25 anni: 11, pari al 17.7% della popolazione
da 26 a 40 anni: 45, pari al 10.0% della popolazione
da 41 a 60 anni: 104, pari al 21.0% della popolazione
da 61 a 70 anni: 67, pari al 39.9% della popolazione
oltre 70 anni: 54, pari al 35.8% della popolazione
Si conferma pertanto il fenomeno della disaffezione per la pratica religiosa nelle età intermedie, la frequenza è di fatto alta sino alla Cresima, scende poi a livelli molto più bassi ed inizia a risalire dopo i 40 anni di età; essa tuttavia presenta uno strano picco nella fascia da 18 a 25 anni e pertanto un andamento bimodale che, se confermato, sarebbe meritevole di ulteriore analisi statistica.
Interessante la risposta alla frequenza: 204 su 337 (58.4%) hanno risposto “sempre” ed altri 74 hanno risposto “quasi sempre”; tenendo presente che vi è stato un certo equivoco nell’interpretazione della domanda che ha causato una sottovalutazione delle risposte, possiamo considerare positive ambedue le risposte con un totale del 79.6%.
Il questionario del 1996 aveva una base diversa, non si trattava di una rilevazione fatta in chiesa bensì di un questionario distribuito nelle case; possiamo tuttavia confrontare le risposte del 337 presenti del 28 novembre con quelle delle 595 che risposero al questionario dichiarandosi cattolici. Fra questi, la frequenza regolare di partecipazione alla S.Messa era del 64.6% da confrontare con un numero compreso fra il 58.4% ed il 79.6% della frequenza odierna (nel questionario del 1996 non era prevista la risposta “quasi sempre”). Si può concludere che, fra i cattolici, il tasso di partecipazione abituale alla S. Messa è in aumento.
Desta preoccupazione, tuttavia, il totale delle presenze, solo 349 di cui 278 abituali (“sempre” e “quasi sempre”) mentre nel 1996 avevano risposto in 595 di cui 384 abituali; pur non essendo questi dati direttamente confrontabili per i motivi già detti, è legittimo il dubbio che la percentuale dei cattolici sul totale della popolazione sia in diminuzione, di fatto mancano all’appello 246 persone, anzi di più considerando che dal 1996 ad oggi la popolazione della nostra parrocchia ha probabilmente avuto un lieve incremento. Pur con tutti i limiti derivanti dal confronto di analisi ristrette e statisticamente imperfette, sembra di poter dire che i cattolici, pur diminuendo in totale, stiano diventando più compatti e concentrati in un nucleo di veri credenti.
La visita del Papa del settembre 2010 ha portato più fedeli alla messa a Westminster. Secondo statistiche pubblicate nell’ultima edizione del “Westminster Year book”, l’annuario che raccoglie tutti i dati relativi a questa diocesi della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles, la frequenza alla messa è aumentata di quasi tremila persone tra l’ottobre 2009 e l’ottobre 2010.
Il conto di quanti fedeli partecipano alla Messa viene fatto in ottobre ogni anno e nel 2010 è stato completato poco dopo la visita di stato di Benedetto XVI. Sono state 158.574 le presenze a messa nel 2010 rispetto alle 155.880 nel 2009 nella chiesa madre del cattolicesimo inglese. Le statistiche provenienti dalle parrocchie della diocesi guidata dal Primate, mons. Vincent Nichols confermano, inoltre, un aumento dei battesimi, del numero di chi diventa cattolico e dei matrimoni.

L’annuario rivela che le cinque parrocchie più frequentate sono quella polacca di “Our Lady Mother of the Church”, con 4.321 persone, di Westminster cathedral, con 3.980 persone, di Greenford con 2.272, dell’“Oratory”, un’altra importante chiesa del centro di Londra dove hanno frequentato la messa, nel 2010, 2.221 fedeli e di Stamford Hill, con 2.061.

Forse il problema sta proprio nel fatto che ci si trova a messa come se fossimo in coda ad un supermercato e non se ne conosce piu' il significato.
Saluti


martedì 21 febbraio 2012

21-02-2012 DATA PALINDROMA- W GLI SPOSI

palindromo (dal greco antico πάλιν “di nuovo” e δρóμος “percorso”, col significato “che può essere percorso in entrambi i versi”) è una sequenza di caratteri che, letta a rovescio, rimane identica. Il concetto si riferisce principalmente a parole, frasi e numeri. Secondo una leggenda l’inventore e il primo virtuoso del genere sarebbe stato il poeta greco Sotade, vissuto ad Alessandria d’Egitto nel III secolo.

Scegliere la data del matrimonio può dipendere da molti fattori alcuni dei quali possono essere considerati gli anniversari e i compleanni di sposi e parenti che ci piacerebbe coincidessero, i nostri numeri fortunati, i solstizi, le fasi lunari etc.
Ultimamente però sono sempre di più le coppie che, setacciando letteralmente il calendario, vanno alla ricerca di un giorno in cui sposarsi che, numericamente parlando, possa essere considerato benaugurante o semplicemente particolare.
Ecco quindi che si moltiplicano, per chiese e sale comunali, le richieste di prenotazione in giornate le cui datazioni risultano essere palindrome (ovvero leggibili nello stesso modo sia partendo da destra che da sinistra), sequenziali (quando i numeri di giorno mese ed anno risultano essere scritti in una successione matematica) o ancor meglio ripetute.
Non a caso, negli ultimi anni, uno dei giorni che ha visto il maggior numero di coppie convolare a nozze è stato il 9 settembre 2009. La sua stesura numerica infatti, era quanto mai esclusiva risultando scritta come: 09.09.09.
Ma questo tipo di giornate, per quanto considerate rarissime, non mancano ogni anno e quindi, eccovene un elenco dal quale, se vorrete, potrete attingere facilmente l'idea per il vostro giorno delle nozze da qui a tutto il 2012.



02 gennaio (palindroma, se scritta 2/1/12)
21 gennaio (palindroma, se scritta 21/1/12)
21 febbraio (palindroma, se scritta 21/2/12 e ancor meglio 21/02/2012)
21 marzo (palindroma, se scritta 21/3/12)
21 aprile (palindroma, se scritta 21/4/12)
21 maggio (palindroma, se scritta 21/5/12)
03 giugno (sequenziale, se scritta 3/6/12 o 03/06/12)
21 giugno (palindroma, se scritta 21/6/12)
21 luglio (palindroma, se scritta 21/7/12)
21 agosto (palindroma, se scritta 21/8/12)
21 settembre (palindroma, se scritta 21/9/12)
02 ottobre (palindroma, se scritta 2/10/2012)
10 novembre (sequenziale, se scritta 10/11/12)
12 dicembre (dove lo stesso numero si ripete 3 volte, se scritta 12/12/12)
20 dicembre (dove giorno e mese coincidono con l'anno, se scritta 20/12/2012)

Ecco invece il giorno 21/12/2012 tenetevelo libero...e' un consiglio!
Saluti

lunedì 20 febbraio 2012

CAMBIA VITA DATTI AL LUSSO - I 10 MIGLIORI HOTEL DEL MONDO


Hai mai sognato di passare una notte rilassante in qualche lussuosissimo hotel? O di impressionare la tua sposa durante il viaggio di nozze? Cosa vorresti nella suite? Una Jacuzzi? Una vista mozzafiato? Un letto immenso? Un maggiordomo personale?
Nell’ultimo anno, i prezzi degli hotel extra lussuosi è aumentato di circa il 10%, quindi se siete veramente intenzionati a passare una notte da favola, iniziate a preparare una trentina di mila euro per ogni notte, e non dimenticate le mance.

10. The Penthouse Suite, the Martinez Hotel, Cannes
Prezzo per una notte: 18000 $
Trattasi del più grande, più caro ed unico Hotel con terrazza della Costa Azzurra. Entrambe le suite hanno una Jacuzzi, maxi schermi al plasma, una collezione di DVD, una cucina, un bar ed un maggiordomo disponibile 24/24. Per chi non si accontenta, c’è anche la possibilità di unire le due suite a formarne una immensa.
Il lusso non ha limiti, ad iniziare dall’elegante stile Art Decò curato nei minimi dettagli, passando per le lussuose tende in seta, i mobili esclusivi ed il pavimento in parquet.
Dall’enorme terrazzo di circa 200 mq. si possono ammirare le isole di Lerins e tutta la baia di Cannes e può ospitare circa cento persone.
Un ricco Arabo è rimasto talmente preso dall’unica bellezza di questa suite che volle affittarla per ben cinque anni, ma l’hotel disse “No”.

9. La Suite del Ritz Carlton, Mosca
Prezzo per una notte: 18200 $
Le enormi finestre che vanno dal soffitto al pavimento vi regaleranno una vista magnifica sul Cremlino, sulla Piazza Rossa e sulla basilica di S. Basilio.
Gli arredamente sono in tema con la Russia Imperiale e l’enorme suite da oltre 230 mq possiede un enorme salotto, una zona pranzo, una libreria fornitissima, una sala ricevimenti ed un ufficio privato, oltre ad un pianoforte e al pavimento riscaldato.

8. Royal Suite, Burj Al Arab, Dubai
Prezzo per una notte: 19000 $
Con 780 mq. disposti su due piani dai quali si può ammirare l’intero golfo Arabo, sembra quasi ovvio che questa suite faccia parte delle stanze di hotel più care al mondo, ma questo non è tutto. I pavimenti sono di pregiati marmi Italiani, il letto matrimoniale a baldacchino ha la capacità di ruotare su se stesso, una lussuosissima sala da pranzo, un cinema privato ed un ascensore che collega i due piani.
Entrando nei dettagli, si nota un’intera gamma di prodotti per il bagno di Hermes, tappeti leopardati, un corrimano in oro che accompagna le scale e l’intera gamma di biancheria e stoffe disegnate da Versace.
Fuori ad ogni stanza c’è un maggiordomo 24 ore su 24 a totale disposizione degli occupanti della suite ed i vostri chauffer personali che vi faranno scarrozzare per Dubai a bordo di una Rolls Royce Phantom Bianca o di un elicottero.
Per i più coraggiosi, c’è anche la possibilità di raggiungere un ristorante subacqueo con il sommergibile, passando in un acquario infestato di squali.
Se si parla di lusso, il Burj Al Arab è senz’ombra di dubbio il superlativo assoluto.

7. Imperial Suite, Park Hyatt, Parigi
Prezzo per una notte: 20000 $
La suite del Park Hyatt di Parigi è situata al quinto piano dell’edificio ed occupa un’area di 200 mq. con un balcone di 60 mq. che affaccia su Rue de La Paix e dal quale si può ammirare la colonna di Vendome. Nella suite sono presenti una cucina, un bar, un tetto mansardato, una Spa, una vasca con vortici d’acqua, una sauna, un tavolo da massaggio, un computer connesso ad internet, diversi monitor al plasma, diverse linee telefoniche ed un’area da lavoro.
Se dovesse mancare qualcosa? Basta chiedere al concierge.

6. La Suite Bridge, Hotel Atlantis, Bahamas
Prezzo per una notte: 22000 $
“The Bridge Suite”, si trova sul ponte che connette le due parti dell’Hotel Atlantis denominate “Royal Towers” dalla quale si ha una spettacolare vista dell’intera struttura. Possiede un balcone di circa 80 mq. ed il soffitto a 3,6 metri di altezza. Le enormi vetrate presenti in tutta la suite, permettono di avere una panoramica totale dell’intera laguna e della favolosa isola “Paradise Island”.
La suite possiede 10 stanze con decorazioni in nero, rosso ed oro, inclusi alcuni elegantissimi lampadari in oro. Solo il salotto misura circa 120 mq. è presente un pianoforte a coda e due centri per l’intrattenimento. Nella camera matrimoniale, sono presenti due guardaroba talmente grandi da poter ospitare una vettura al loro interno e la biancheria è cucita interamente a mano.
La cucina ha un’ingresso separato in modo da far entrare ed uscire il maggiordomo con i suoi sei membri del personale senza disturbare gli ospiti.
Questa suite ha accolto al suo interno personaggi del calibro di Oprah Winfrey, Celine Dion, Bill Gates e Michael Jackson.

5. La Suite Presidenziale del Ritz Carlton di Tokyo
Prezzo per una notte: 25000 $
La suite si trova al 53 esimo piano con una vista spettacolare sul palazzo imperiale con i suoi giardini e sul quartiere Roppongi.
Nella maestosa suite da oltre 300 mq. si trova una camera matrimoniale extra large, un maggiordomo a disposizione 24/24, una palesta, una piscina ed un bagno in pregiato marmo.
Se i 300 mq. non vi sembrano abbastanza, calcolate che il Giappone possiede le stanze di hotel più piccole al mondo.

4. La Capsula, Westin Excelsior, Roma
Prezzo per una notte: 29000 $
La suite è situata al quinto e sesto piano dell’elegantissimo edificio, sotto la cupola dell’hotel reso tanto famoso da Federico Fellini. Con una superficie interna di oltre 560 mq. e 168 mq. di terrazzi e balconi, questa meravigliosa suite possiede due sole stanze, ma se dovessero arrivare altri ospiti, si possono collegare altre cinque stanze alla stessa suite che è stata ristrutturata nel 1998 per un totale di circa 6 milioni di Euro.
Il tutto è ovviamente ispirato all’antica Roma e non mancano una Jacuzzi, affreschi di veri artisti, lampadari in vetro di Murano, un’area dedicata ai vini, uno studio privato, una libreria ed un cinema privato con Dolby Surround, solo per citarne alcuni.
Da non dimenticare l’affaccio, l’hotel si trova infatti su una delle vie più prestigiose del pianeta, Via Veneto.

3. Ty Warner Penthouse, Hotel Four Seasons, New York
Prezzo per una notte: 34000 $
Questa esclusivissima suite da 50 milioni di dollari, è stata costruita dal leggendario architetto I.M. Pei, Peter Marino.
Le nove camere del Ty Warner Penthouse hanno i muri in madreperla con aggiunte di oro e platino. L’intera suite è situata al 52 esimo piano dell’hotel più alto di New York e dalle enormi vetrate si ha una vista a 360 gradi di tutta la città. Se ciò non vi basta, avrete modo di ammirare l’enorme cascata nella sala Zen, suonare il pianoforte nell’elegantissima libreria, entrare nell’idromassaggio con vista su Central Park, utilizzare la Spa privata con tanto di personal trainer sempre disponibile o chiedere al maggiordomo privato qualsiasi cosa si desideri.
Quando vorrete fare un giro nella grande mela, ci sarà sempre un autista a disposizione che vi attenderà con una Rolls Royce o con una Maybach e quando avrete fame, ci sarà sempre un tavolo per voi.

2. Hugh Hefner Sky Villa, Palms Casinò & Resort, Las Vegas
Prezzo per una notte: 40000 $
Quando si tratta di divertimento, lusso e party, nessuno è più in gamba del creatore di Playboy, il sig. Hugh Hefner.
Per questa suite si sono ispirati alla Playboy Mansion, la famosa villa nella quale si svolgon alcune delle feste più belle del mondo, sempre di proprietà di Hugh. Il costo per la sua creazione è stato di circa 10 milioni di Dollari e tutto in questa suite è SEXY.
Negli 840 mq. della suite troviamo un ascensore interamente in vetro per spostarsi tra i due piani che la compongono, un’enorme letto rotatorio posto sotto un soffitto a specchio, una Jacuzzi in vetro che si estende fino ad uscire sul balcone e dal quale si ha un’incredibile vista sulla famosa Strip di Las Vegas, una sala massaggi, una Spa, una sala da Poker, una palestra, un camino, tre lussuose stanze da letto, numerosi televisori al plasma che fuoriescono dai pavimenti ed un maggiordomo a disposizione 24 ore su 24.
Purtroppo le conigliette non sono incluse.

1. Royal Penthouse Suite, President Wilson Hotel, Ginevra
Prezzo per una notte: 53000 $
All’Imperial Suite che è in realtà un intero piano del President Wilson Hotel, si arriva tramite un ascensore privato. Sono presenti quattro camere da letto, sei bagni con mosaici in marmo, un lounge per i cocktail ed una terrazza con una vista mozzafiato dell’intera città di Ginevra, del lago e del Monte Bianco.
La suite è arredata e in stile contemporaneo con pavimenti in marmo e legno. Il salone contiene un biliardo una libreria, una zona per i cocktail con vista sulle cascate e può accomodare 40 persone mentre la sala da prenzo può ospitare 26 persone attorno al suo tavolo ovale in mogano.
Lo staff dell’hotel, precisa a far sapere ai suoi clienti che la Royal Penthouse Suite è la suite più sicura al mondo ed è l’ideale per le celebrità o per i capi di stato che si recano presso le Nazioni Unite che si trovano a pochi metri dall’hotel.

E Voi andate a Rimini in pensione....riflettete!

domenica 19 febbraio 2012

I 10 MOTIVI DEL DIVORZIO




Ecco i 10 motivi per il divorzio.
Risolvetene 3 e siete gia' a buon punto.
Se cercate di risolverli tutti morirete prima!
Saluti

10. Differenza di priorità e le aspettative
Seduto al numero 10 sulla lista dei motivi per il divorzio è la differenza di priorità tra le coppie sposate. E 'forse un problema che un sacco di uomini e donne discutono prima del matrimonio, tuttavia, le questioni impreviste, a volte si trasformano in problemi più importanti per molti matrimoni. Il fatto è che non importa quanto cerchiamo di armonizzare le nostre priorità, ci sono ancora individui distinti e differenti, quindi la soluzione migliore è incontrarsi a metà strada quando si tratta di priorità. Le coppie che incontrano notevoli differenze nelle priorità in tutto il loro stile di vita dovrebbero piuttosto sedersi e provare a vivere con un livello medio di sacrificio e accettabile da entrambi i lati.

9. Dipendenza
Matrimonio, famiglia e problemi di droga di certo non si mescolano bene. Un tossicodipendente non solo ha un effetto degradante per se stesso e per coniuge, il più delle volte lascia cicatrici emotive disastrose sui 
figli, parenti stretti e amici. La dipendenza è come un buco nero che risucchia tutto verso il basso nel suo percorso di distruzione e più continua più forte diventa. Alcuni dei passaggi per l'aiuto dei dipendenti possono includere: individuare la fonte della dipendenza, essere onesti su di essa e subito cercare un intervento professionale di consulenza.

8.  Problemi nelle scelte per i figli
Hai mai avuto una discussione su chi fa cosa per quanto riguarda i vostri figli ? Beh, se il bambino e' impaziente provoca spaccature nei matrimoni, contribuendo nel contempo come uno dei motivi per il divorzio. Condivisione delle responsabilità semplici come cambiare i pannolini sporchi, cantare canzoni prima di andare a letto e prenderli a scuola o a partite di calcio sembra appartengono alle prime 10 cause di divorzio. Uno dei modi per gestire meglio questo è quello di scrivere e di condividere le responsabilità in modo equo. Specificare chi farà cosa, poi iniziare a lavorare sul programma per un periodo di prova, forse una settimana o più a lungo. Naturalmente si possono collettivamente decidere di modificare o spostare la responsabilità, se necessario.

7. Tensioni religiose e culturali
Come uno dei principali motivi per il divorzio ci sono le differenze religiose e culturali . Molte volte questi problemi non esistono affatto. Le coppie di solito tendono a discutere le loro differenze prima di ottenere gli anelli di nozze ma in molti casi la religione si trasforma in un fattore di distanza.

6. La noia nel matrimonio
Che ci crediate o no le coppie sposate si annoiano spesso. In molti casi la noia può diventare molto più evidente e intollerabile, dopo anni di matrimonio. Mentre le coppie compatibili staranno insieme per tutta la vita, alcune coppie alla fine si allontananeranno. Le coppie in questo tipo di situazione dovrebbero mirare a ricordare le cose buone e le realizzazioni della loro vita e spostare l'attenzione dai punti  negativi a quelli positivi. Cercando qualcosa di nuovo, come viaggiare, di tanto in tanto mangiare fuori pianificando progetti a lungo termine che possono essere buoni rimedi per le coppie che affrontano la noia, aiutandoli a trovare un obiettivo comune.

5. Incompatibilità sessuale
Proprio nel mezzo del pacco dei 10 motivi per il divorzio si trova la compatibilità sessuale della coppia. Nella maggior parte dei casi l' insoddisfazione sessuale e' la causa nella separazione e il divorzio. Il problema di incompatibilità sessuale, se si tratta di incapacità riproduttiva varia notevolmente da caso a caso. Coppia che ritengono che tale problema sta peggiorando la loro relazione dovrebbero apertamente consultare professionisti che possono essere in grado di aiutare.

4.  Questioni finanziarie
Il denaro è sempre una possibile causa di disaccordo tra le persone - comprese le coppie. Le coppie sposate, se felici o no, possono avere divergenze per piccoli problemi finanziari per disparità di status monetario . Il denaro non è sempre la causa unica o principale del divorzio ma è combinato con altri motivi superiori.

3. Abuso fisico, psicologico o emotivo
Abusi nel matrimonio - sia da parte del marito o della moglie - sono una grande  preoccupazione per molte coppie. Abusi fisici, psicologici o emotivi possono prendere forme diverse, che variano da famiglia a famiglia. Tuttavia, in un breve elenco che comprende cose come dire a un coniuge che e' indesiderato, percosse, insulti, limitare una persona in una stanza, terrorizzarla, monitorare le chiamate telefoniche si riassume il tutto. L'abuso è uno dei principali motivi per il divorzio e ogni persona oppressa in una tale condizione potrebbe affrontare una vita molto misera e dovrebbe cercare aiuto rapidamente.

2. Ripartizione di comunicazione nelle relazioni
In molti casi i partner dicono "noi non riusciamo a comunicare" o "noi non ci capiamo a vicenda." Alcune persone possono pensare che "comunicazione" in un matrimonio significhi essere d'accordo con l'altro. Così, quando si trova in disaccordo la coppia ritiene il problema come "problema di comunicazione." Questo non è vero. Una buona comunicazione non è essere sempre d'accordo, ma quando si è in disaccordo saper comunicare bene e indicare chiaramente la propria posizione. Le coppie che hanno problemi di comunicazione, che di solito portano al divorzio non sono in grado di trovare il compromesso.

1. Infedeta'
L'Infedeltà è in cima alla lista dei motivi per il divorzio negli Stati Uniti. La maggior parte delle persone sanno cos'è l'infedeltà, ma in parole semplici è una violazione delle regole stabilite di comune accordo o un superamento dei confini che una coppia stabilisce in un rapporto.

sabato 18 febbraio 2012

IL SEGRETO DELLA RICCHEZZA...QUELLA VERA!!!


I 10 uomini più ricchi al mondo e come hanno fatto

1. Carlos Slim Helù

Con un patrimonio di 53,5 Miliardi di Dollari USA, quest’uomo di 70 anni ha recentemente preso il posto William Gates III, meglio noto come Bill Gates.
Self Made Man, Messicano, vive nella capitale Mexico City, ha creato il suo impero grazie alle telecomunicazioni ed oggi è proprietario della Telmex, la Telcel e la América Mòvil, ovvero il 73 % del traffico telefonico Sudamericano.
Laureatosi alla Universidad Nacional Autonoma de Mexico in Bachelor of Arts / Science, Carlos iniziò a lavorare per varie società, ma la fortuna arrivò quando entrò nell’Altria Goup (gruppo Philip Morris ed a capo della Kraft) e poi la francese Alcatel. Le conoscenze acquisite e l’esperienza accumulata gli permisero di fondare il Grupo Carso, grazie al quale ha iniziato la scalata vera e propria.
Oggi, nel suo impero rientrano anche la Impulsora del Desarrollo y el Empleo, un gruppo, o meglio, un conglomerato attivo nell’ambito delle costruzioni che realizza qualsiasi cosa ci sia da costruire, dalle case ai ponti, passando per le infrastrutture energetiche.
Figlio di un immigrante Libanese, oggi possiede anche azioni della Inbursa (Finanza), della Bronco Drilling (Perforazione petrolifera), della Independent News & Media (Informazione), della Saks (Abbigliamento), del NY Times (Quotidiano di New York) ed altro ancora.
Ha recentemente donato 65 milioni di Dollari per supportare la ricerca genomica.


2. William Gates III (Bill Gates)

54 anni, residente a Medina nello stato di Washington, Stati Uniti e con un patrimonio personale di 53 Miliardi di Dollari, il sig. Gates occupa la posizione No.2
William Gates III, meglio noto come Bill Gates ha occupato la prima posizione di questa classifica per molti anni ed oggi lo troviamo al secondo posto. Ma ancora oggi, quando si chiede “chi è l’uomo più ricco del mondo?”, l’abitudine fa erroneamente rispondere il suo nome.
Nato da una famiglia di origini Europee, il padre era un procuratore e la madre un insegnante, Bill ebbe il suo primo contatto con l’oggetto che lo avrebbe reso il magnate dell’informatica nel 1968. Da quel giorno, non si allontano più da ciò che in futuro avrebbe preso il nome di PC, Personal Computer, al punto tale da fargli abbandonare gli studi nella prestigiosa Harvard per portare a termine progetti informatici.
Nel 1972, Bill ed un suo inseparabile compagno, Paul Allen, fondarono la Traf-O-Data, un computer che misurava il traffico stradale. Il progetto fu venduto a 20.000,00 Dollari ma il vero e proprio decollo delle attività di Bill iniziarono nel 1974, quando uscì il primo computer accessibile. Bill e soci intuirono che avrebbero potuto ottenere un guadagno vendendo alla società costruttrice del computer, un sistema operativo, in quanto il prodotto nacque solamente come tale e non era stato neanche minimamente pensato a come l’utente avrebbe potuto gestire il tutto.
Ecco comparire il sistema operativo; si trattava del Basic e le società ne erano entusiaste al punto tale che Bill non ebbe difficoltà a vendere il suo prodotto alle varie compagnie che man mano nascevano, inclusa la già affermata IBM.
La Microsoft era ormai nata e di li in poi, la crescita fu esponenziale.
Oggi, Bill ha ufficialmente lasciato la Microsoft al suo braccio destro Steve Ballmer per dedicarsi a tempo pieno all’organizzazione umanitaria chiamata Bill & Melinda Gates Foundation nella quale lavora anche la moglie Melinda.

3. Warren Buffett

Residente a Omaha nel Nebraska, Stati Uniti, questo self made man è riuscito a raggiungere quota 47 Miliardi di Dollari con investimenti in praticamente ogni campo.
Considerato da molti il miglior investitore al mondo, Warren nasce nel 1930 e si laurea alla Columbia Business School.
A 32 anni, e dopo diversi investimenti in praticamente ogni cosa potesse fruttare, quest’uomo fonda la Berkshire Hathaway che inizialmente si occupa di investimenti assicurativi per poi, dopo qualche anno, spostarsi verso tutto ciò che potesse fruttare denaro.
Oggi, Warren Buffett, detiene azioni in diverse società bancarie, elettriche, ferroviarie, di servizi, alimentari, tessili e via dicendo.
Nel 2006, fece molto parlare il gesto benevolo del sig. Buffett che donò 37 miliardi in beneficenza per il terzo mondo.

4. Mukesh Ambani

L’uomo più ricco dell’India è il quarto uomo più ricco al mondo.
A differenza dei primi uomini di questa classifica, la fortuna di Mukesh è stata ereditata.
Vive a Mumbai in India, ha 52 anni, è sposato con tre figli e gestisce la Reliance Industries Limited, un’enorme società petrolchimica.
Lasciati gli studi a Stanford per aiutare il padre, questo fortunato ereditiero entrò nella società di famiglia nel 1981 e dal 2002, dopo la morte del padre, ha gestito in maniera impeccabile la sua parte di eredità.
Mukesh oggi ha un patrimonio di 29 miliardi di dollari USA.

5. Lakshmi Mittal

Risiede a Londra ma è di origine Indiana. Lakshmi è il maggior produttore al mondo di acciaio.
59 anni, sposato con 2 figli, quest’uomo possiede 28,7 miliardi di dollari USA.
La sua società è stata fondata negli anni 70 assieme al resto della famiglia, ma nel 1994 si è separato dalla famiglia per lavorare come meglio credeva. Di li in poi, la sua società, la Arcelor Mittal è stata un continuo crescendo.
Oggi opera in molti paesi del mondo ed è in continua espansione, la sua casa a Kensington, Londra, è stata progettata per somigliare al Taj Mahal, possiede azioni in numerose società, tra cui la Goldman Sachs e nella squadra inglere Queens Park Rangers.

6. Lawrence Ellison

Gli appassionati di barche a vela lo conosceranno bene in quanto Larry è un grande appassionato di nautica, nonchè di una barca a vela molto performante che porta il nome della sua società, la Oracle.
Figlio di una donna che lo diede in adozione alla zia per mancanza di denaro, Larry è nato a New York ma ha vissuto con la sua famiglia adottiva a Chicago.
Oggi vive a Redwood City in California ed ha 65 anni. Ha avuto 4 mogli, ma solo due figli.
La sua fortuna deriva dal fatto che Larry è sempre stato un grande appassionato di informatica, e la società che fondò, la Oracle Corporation, che opera nel campo dei software database è oggi considerata la migliore al mondo.
Nel suo conto in banca? 28 miliardi di dollari USA.

7. Bernard Arnault

Laureato presso la francese Ecole Polytechnique, Bernard è il primo Europeo della lista con un patrimonio pari a 27,5 miliardi di dollari USA.
Ha 61 anni e a Parigi, Monsieur Arnault è il proprietario della LVMH, un gruppo proprietario di molteplici marchi che operano nel campo della moda e del lusso, tra cui Louis Vuitton e Moet Hennessy. I suoi affari si muovono anche in altre direzioni, come ad es. l’Avenue Shangai (una proprietà commerciale in Asia), il tour operator Go Voyages, una società che costruisce imbarcazioni, lo Ski Resort a Courchevel e diverse partecipazioni azionarie in colossi mondiali come ad es. Carrefour.

8. Eike Batista

Solamente quest’anno, ha aggiunto 19,5 Miliardi al suo patrimonio che è oggi di 27 Miliardi di dollari USA.
Figlio del ministro minerario brasiliano, quest’uomo ha fatto fortuna con le miniere, il gas e l’olio.
Eike ha sempre affermato che la sua fortuna non ha niente a che fare con il padre e le sue attività sono state tutte create da lui stesso.
Il suo lavoro inizio con le transazioni minerarie, per poi passare alle nuove risorse. E’ attualmente impegnato in società di esplorazione di olio e gas ed è sposato con una bellissima ragazza apparsa sulla copertina di Playboy.

9. Amancio Ortega

Il miliardario spagnolo, residente a La Coruna è un magnate nell’industria tessile.
75 anni, sposato, tre figli, il suo capitale è di 25 miliardi di dollari USA.
Dopo qualche anno vissuto lavorando in un negozio di abbigliamento, intreprende la sua strada con una ditta di confezionamento e produzione di abiti. Nel 1975 fonda la catena d’abbigliamento Zara e sinora sono stati aperti ben 4500 negozi in 75 paesi. Altre società dello stesso ramo di cui è proprietario sono; Massimo Dutti e Stradivarius.
Oltre all’abbigliamento, i suoi interessi si sono espansi anche in altri campi, come la Joint Venture con Tata Group, l’acquisto di diverse proprietà in Europa e negli Stati Uniti, investimenti nell’ippica, nel campo del gas, turismo e nelle banche.

10. Karl Albrecht

Il più ricco della Germania occupa il decimo posto a livello mondiale.
90 anni, residente a Mulheim an der Ruhr in Germania, possiede 23,5 miliardi di dollari USA.
Self Made Man, il sig. Albrecht è stato capace di trasformare il piccolo negozio di alimentari di sua madre in una catena mondiale di supermercati, la ALDI.

E voi ancora a contare i soldini per finire il mese?
ciao!

venerdì 17 febbraio 2012

I 10 MIGLIORI LIBRI DI SEMPRE

Ora non statemi a dire che la scelta e' soggettiva!
Questa e' una statistica su larga scala con campione ampio e questo e' il risultato.

Il tutto avvallato e scremato da  ben 125 scrittori americani, inglesi e australiani (tra i quali Amis, McEwan, Rushdie, Norman Mailer, Stephen King, Tom Wolfe).


1.      Anna Karenina di Lev Tolstoj
2.      Madame Bovary di Flaubert
3.      Guerra e pace di Lev Tolstoj
4.      Lolita di Vladimir Nabokov
5.      Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain
6.      Amleto di Shakespeare
7.      Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
8.      Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust
9.      I racconti di Anton Checov
10.  Middlemarch di George Eliot

Sempre a vostro servizio.
Saluti