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giovedì 15 novembre 2012

LE CORDE DELLA RACCHETTA DA TENNIS


Ringrazio un gentile utente della rete.......

Le corde, a mio avviso, influiscono sulle prestazioni di una racchetta più del 50%...

esistono diversi calibri, materiali, tecnologie di realizzazione di una corda... senza contare che si possono incordare racchette con ibridi, per sfruttare le caratteristiche di due diversi di corde

un calibro sottile paga in resistenza (si rompe subito!) ma permette una migliore penetrazione nell'aria e favorisce le rotazioni... si sposa bene con le racchette che hanno un piatto molto piccolo...

ci sono corde monofilamento e multifilamento... intrecciate e di budello naturale ognuna con caratteristiche diverse... le ultime, le più pregiate e costose, stanno via via sparendo sostituite da multifilamenti molto sofisticati...

a parità di tipo di corda scelta, sottolineo, e naturalmente sulla stessa racchetta, si può fare un discorso sulla tensione

la tensione ideale delle corde (considera che quella effettiva viene persa quasi subito, per colpa delle imperfezioni dei nodi ma anche per le dilatazioni termiche che subisce il materiale, senza poi contare ovviamente ad ogni impatto) è un'incognita che ogni giocatore riesce a trovare solo con tanti tentativi.. è una cosa soggettiva. dipende poi dalla rigidezza e dalle dimensioni del telaio della racchetta: con una piatto di 600 cm^2 e con uno da 660 cm^2 la stessa tensione ha effetti molto ma molto differenti

posso dire che, a livello teorico, una tensione bassa (20-23 kg) consente alla pallina di restare per una frazione di tempo maggiore sulle corde aumentando così l'energia elastica = velocità della palla; una tensione non troppo alta poi permette di imprimere maggiori rotazioni (e per questo motivo aumenta il controllo della palla!).

Sentirete dire che una tensione maggiore (26-28) favorisce il controllo di palla ma questo è vero solo in parte. aumentando la tensione infatti, diminuisce l'energia trasferita alla palla per effetto elastico e quindi la capacità di imprimere rotazione alla palla (che è quello che la fa restare in campo, quando si tira forte!!!). Tuttavia conferisce al giocatore la sensazione di poter colpire più forte (perché la palla viaggia di meno!!) e quindi può dargli maggior sicurezza (ma è solo una sensazione, la palla è meno penetrante, le traiettorie troppo basse=troppo rischiose e si fatica molto di più). è invece vero che una tensione più alta può dare maggiore sensibilità sui colpi tagliati e sul gioco di volo, penalizzando invece nei rimbalzi.

per chi soffre di problemi al braccio è molto sconsigliabile giocare con corde troppo tirate
il gommino antivibrazione (quelli più buoni) possono alterare la tensione, sicuramente alterano la sensibilità!

considerate poi che la tensione di un'incordatrice manuale generalmente differisce di uno o due kgf da quella di una elettronica!

naturalmente tutto il discorso che ho fatto parte dal presupposto che il movimento sia corretto sia nella fluidità che nella correttezza del punto di impatto e del finale del colpo... per chi è all'inizio può risultare più semplice un'incordatura più tesa, per i motivi che ti ho detto sopra, ma abituarsi a giocare con corde più lente fa - per forza di cose - migliorare la sensibilità... se il gesto tecnico è corretto!!!

dipende dal vostro tipo di gioco ...se avete un gioco regolare e colpisci piatto vi consiglierei una wilson cn piatto piccolo o head prestige se avete un gioco poco regolare con impugnatura western o gioco top spin ti consiglierei una babolat o una head youtek lite.

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