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mercoledì 25 aprile 2012

MA IL 3D E' IL FUTURO DELLE TELEVISIONI?

Guardate, non vi posto opinioni o statistiche.
Ci vuole un bambino per capire che il 3D e' un buco nell'acqua o per lo meno non ha futuro.
Chi lo dice?
Non certo i dati che dimostrano un leggero incremento ma e' un incremento dei fessi.
Vi garantisco che a breve il 3d scompare.
Quale e' allora il futuro dei televisori?
Sembra ormai eserci indirizzati sulle tv connesse a internet.
Volete la mia opinione?
Arriveremo ad un processo graduale che ci portera' non alla scomparsa delle tv ma alla scomparsa dei pc da casa e soprattutto dei portatili.
Il pc da casa sara' la televisione che potra' essere tv o pc con processore Ram e scheda grafica e risoluzione massima con sistemi perativi sempre piu' intuitivi.
Con l'Ipad l'azienda di Copertino ha gia' capito questo ma sta rallentando per non perdere il businnes sui i mac portatili. Ma con tutta quella bella liquidita' che hanno vedrete che a breve si comperano un'azienda importante di televisori.

Ora guardiamo i dati a freddo, quelli senza la mia opinione.


Sarà colpa della crisi economica, o effetto dell’ascesa nel consumo di intrattenimento online, o una combinazione dei due fattori. Fatto sta che nel corso del 2011, per la prima volta in sei anni, le consegne di apparecchi TV dalla fabbrica al consumatore sono diminuite.

A determinare la debacle il contemporaneo decremento nelle vendite degli ormai marginali televisori al plasma, -7% per un totale di 17,2 milioni di unità, e il crollo del 34% dei desueti, ma non ancora spariti CRT, ovvero il caro, vecchio tubo catodico (Chatode Ray Tube).
L’aumento del 7% nel fondamentale segmento delle TV LCD, per complessive 205 milioni di unità smerciate nel 2011, non è stato sufficiente a bilanciare le perdite. Per i cristalli liquidi – attualmente quasi monopolisti del comparto, l’86% dei nuovi pezzi in circolazione – si tratta peraltro di un rallentamento vistoso rispetto al quinquennio precedente, quando si è sempre viaggiato a tassi di crescita annui a due cifre.
Nel quarto trimestre 2011 la curva degli LCD è stata addirittura prossima allo zero (+1%), mentre i CRT precipitavano a -43%. Va notato che la tendenza al ribasso è in realtà un fenomeno tipicamente europeo e giapponese, mentre negli USA si registra una timida ripresa e i mercati emergenti segnano performance per molti versi spettacolari (+12% sul 2010, +20% per gli LCD).

In particolare spicca l’exploit cinese, al momento la regione numero uno sul pianeta per acquisti di televisori (il 21% del parco globale, USA e Canada sono fermi al 20,5%). Con un +19% nel quarto trimestre, di cui il 90% flat screen a cristalli liquidi, la Cina regge di fatto in piedi l’intera industria.

Quanto sopra a dispetto di un sostenuto raffreddamento dei prezzi per i modelli LCD intorno ai 40 pollici (in media meno 11%) e oltre i 60 pollici (meno 16%).

Tra le altre statistiche degne di nota nel report di NPD Display Search, da segnalare la lenta ma graduale avanzata degli schermi 3D. Nonostante un’inattesa riluttanza degli acquirenti americani nell’adottare il 3D – appena il 9% degli apparecchi venduti tra Ottobre e Dicembre 2011 – la tecnologia ha preso piede in Europa Occidentale e in Cina (dove è 3D un nuovo televisore su 5, a breve uno su quattro).

A livello marche, Samsung ha arrotondato il proprio primato planetario, con il 26,3% delle vendite di schermi piatti, +18% in termini di unità rispetto al 2010. Per la prima volta il costruttore coreano, in testa anche sui 3D, ha inoltre preceduto Panasonic sui plasma.
L’unico inseguitore in grado di sorridere è l’altro coreano LG, al 13,4% di quota mercato, con un progresso nei ricavi del 2% su base annua. Di contro, per il trio dei colossi storici giapponesi – Sony, Panasonic e Sharp – una disfatta epocale. Messi insieme non raggiungono Samsung, mentre le consegne alle grandi e meno grandi catene di distribuzione arretrano tra il 20 e il 30%.

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